I prezzi corrono ancora e la spesa delle famiglie è calata del 9% dal 2019
Analisi di Crc-Assoutenti: la crescita economica nominale del 7% dal pre pandemia è stata letteralmente divorata dall'inflazione
ROMA - La spesa media mensile di una famiglia italiana è passata dai circa 2.560 euro del 2019 ai 2.738 euro del 2023, ultimo dato Istat disponibile, con una crescita nominale di quasi il +7%. Tuttavia in tale quinquennio l'inflazione complessiva registrata nel nostro Paese è stata del 16,1%, con i prezzi al dettaglio che sono cresciuti a ritmo più sostenuto rispetto ai consumi. Questo significa che in termini reali la spesa per consumi delle famiglie si è ridotta del -9,1%, un trend che purtroppo è proseguito anche nel 2024.
È quanto emerge da un'elaborazione del Centro Studi Ricerche (Crc) e di Assoutenti.
Un quadro allarmante, che si delinea proprio mentre sull'Europa e dunque sull'Italia si sta per abbattere la scure dei dazi del 25% decisi dal presidente Usa di estrema destra Donald Trump per ritorsione comemrciale e politica. Lo stesso ministro dell'economiqa, Giancarlo Giorgetti, l'altroieri ha spiegato che siamo alle porte di un periodo di stagnazione. Ma secondo vari economisti, potrebbe anche andare peggio, se l'Europa non reagirà nel segno dell'unità per razionalizzare mkolti meccanismi di spesa e per rispondere all'attacco americano contro il Vecchio continente.
"Se si analizzano gli ultimi dati Istat sulle vendite al dettaglio, si scopre che lo scorso anno le famiglie hanno speso per i propri acquisti alimentari e non alimentari lo 0,7% in più dell'anno precedente, ma hanno ridotto i volumi dei propri acquisti del -0,4%". Cioè si spende di più ma si mangia di meno.
"Prima il Covid che ha depauperato i redditi di milioni di famiglie, poi il caro-bollette e l'inflazione alle stelle che hanno imperversato tra il 2022 e il 2023, sono stati elementi che hanno costretto i cittadini e modificare radicalmente le proprie scelte economiche, non solo riducendo le spese non indispensabili, ma mettendo il prezzo e il risparmio come fattori principali che orientano gli acquisti", spiega il presidente Gabriele Melluso.