Dazi e borse, parla l’esperto: i risparmiatori devono rimanere tranquilli
Il responsabile Private banking per la Banca del Trentino Alto Adige fa il punto della situazione dopo i giorni di incertezza del mercato in seguito agli annunci di Trump: “In questo momento storico sono politici e diplomatici a dover lavorare. Speculazione? Non lo voglio pensare, credo siano strategie per avere vantaggi negoziali»
TRENTINO Esportazioni negli Usa per 683 milioni di euro.
TRENTO. Dazi prima su e poi giù, borsa che perde e poi recupera, giornate in cui si alternano notizie di miliardi "bruciati" e "mercati in ripresa": ma in mezzo a tutto questo come si deve sentire, o meglio come si deve comportare, il risparmiatore trentino? «L'importante - spiega Matteo Scoz responsabile Private Banking per la Banca del Trentino - Alto Adige (ex Cassa Rurale e referente per la capogruppo Cassa Cassa Centrale) - è non lasciarsi prendere dal panico, perché fretta e paura, quando si tratta di mercato finanziario, sono sempre dei pessime consigliere».
«Poi - riprende - bisogna inserire un discorso di risparmio all'interno di una pianificazione, che va determinata a seconda di capacità e tempi di investimento».
Ma cosa sta succedendo?
In questi giorni si sono succeduti tanti annunci e tanti eventi, che ci fanno capire che è tutto molto imprevedibile. Vero è che dopo le perdite legate all'annuncio dei dazi verso gli Usa, l'Europa ha già recuperato della metà, e questo fa ben sperare. Qual è l'identikit del piccolo risparmiatore trentino?
In genere si tratta di una persona avversa al rischio, che preferisce i titoli di Stato, il mercato obbligazionario o i conti deposito. E quando si avventura sul mercato finanziario, sceglie strumenti molto semplici. È anche un bene in un periodo di elevatissima volatilità come questo, perché chi si comporta così viene colpito un po' meno soprattutto se, anche grazie alle giuste consulenze, ha provveduto a diversificare. Ciò che stiamo vivendo è uno shock finanziario molto simile a quelli già vissuti, per esempio allo scoppio della guerra in Ucraina o al tempo della pandemia: la novità è che ora davvero devono lavorare diplomazia e politica, più che l'economia.
I tweet e gli annunci si susseguono: c'è forse anche una parte di speculazione?
Non lo vorrei proprio pensare. Tutti questi annunci contrastanti fanno però intravedere una strategia per avere vantaggi negoziali.
In tutto questo c'è anche un senso di vulnerabilità?
Può esserci, ma se si è lavorato in un'ottica di pianificazione e con un orizzonte temporale adeguato, tutto rientra nella norma. Bisogna ricordare che negli ultimi 52 anni, per 30 volte i mercati azionari hanno perso più del 10%, ma poi c'è sempre stato il recupero. Chi ha pianificato bene, non perde. Non ci deve spaventare, il passo deve essere compatibile ed in linea con le possibilità e i desideri.
Qual è l'età del risparmiatore medio in Trentino?
In genere è un pochino elevata. C'è una certa cautela e, anche di fronte un elevato volume di risparmio, resta una diffidenza di base verso i mercati finanziari; questo alle volte può anche far perdere delle occasioni preziose. L'importante è farsi accompagnare, perché fare investimenti non è una scommessa.
Facciamo un esempio pratico: cosa deve fare in questo momento un pensionato con un gruzzolo da parte di 100mila euro, che ha dei bot in scadenza e deve pensare al futuro dei propri figli e a fare fronte agli acciacchi dell'età?
Bisogna diversificare, mantenendo una componente principale obbligazionaria, aggiungendo alcuni titoli di elevata qualità, sempre restando in zona euro per evitare i rischi del cambio e con scadenze compatibili alle proprie esigenze. Ci sono inoltre degli strumenti a basso rischio molto interessanti e flessibili che possono essere attivati anche con cifre molto piccole, anche da 100 o 200 EUR al mese: sono i piani di accumulo, che da una parte spingono al risparmio e dall'altra permettono di fare investimenti su mercati più complessi.
I titoli di Stato italiani sono consigliabili?
Dopo un periodo in cui non godevano di grande favore, adesso presentano dei rendimenti appetibili, e questo grazie alla percezione che lo Stato italiano sia più sicuro. Avevamo perso appeal, ma adesso lo spread è basso e l'Italia è una controparte solida che rassicura gli investitori stranieri.
La solidità dell'Italia dipende anche dal risparmio privato?
È legata in maniera forte al fatto che l'Italia si trova saldamente in Europa ed è un partner ritenuto affidabile. Quindi uscire dall'Europa non sembra una buona mossa...Questa diventa una valutazione politica. Certo, stare in Europa fa bene ai mercati finanziari. Soprattutto perché questi hanno paura dell'incognita: ogni volta che c'è una turbolenza, come per esempio nel caso della sorpresa delle tariffe, arriva l'imprevedibilità e quindi poi bisogna attendere la raggiungimento di nuovi equilibri.
Cosa dobbiamo dire ai risparmiatori?
Di stare tranquilli: il panico non aiuta e in una fase di elevata volatilità una pianificazione corretta mette al riparo dagli shock, che accadono ma che poi recuperano. Ora è il momento di far lavorare politica e diplomazia, e i mercati si riprenderanno. Cambiamo profilo di risparmiatore: cosa consigliare ad un giovane di trent'anni che comincia a guadagnare?
Soprattutto due elementi: i piani di accumulo di cui abbiamo già parlato, che è un investimento evoluto e graduale; e poi un fondo pensione integrativo che è un pilastro di cui non si può fare a meno e che presenta notevoli vantaggi fiscali. In Trentino abbiamo già una presenza consolidata. Purtroppo molti giovani non possono usufruire di questo strumento perché vivono all'estero per lavoro, ma questo è un problema che va risolto e l'unica alternativa è un sistema pensionistico integrativo europeo: su questo si deve impegnare l'Europa. Oro, mattoni, o criptovalute?
In caso di isteria finanziaria, le criptovalute sono estremamente volatili e non danno garanzie, in pochi giorni non si fa l'affare di una vita. Per quanto riguarda l'oro, può essere appetibile, mentre per il mattone, sono tanti i fattori da prendere in considerazione.
Che spazio ha l'intelligenza artificiale nella consulenza finanziaria?
È un mercato ancora all'inizio, ma l'intelligenza artificiale potrà essere molto utile per l'aggregazione e l'elaborazione di una mole imponente di dati. Non credo però che possa avere un ruolo come decisore, perché la consulenza prestata da un'esperienza umana è imbattibile.
Ha senso mettere i soldi nel materasso?
No, perché l'inflazione purtroppo continua a crescere. Anche queste manovre finanziarie di Trump sono inflazionistiche.