Festival Bellandi, è tutto pronto Ma si naviga a vista

«Si naviga a vista. È impossibile prevedere cosa succederà nei prossimi giorni nel settore dello spettacolo dal vivo. Quel che è certo è che il Festival Bellandi (per cui era stata convocata una conferenza stampa, prevista per ieri e poi annullata, ndr) è stato definito nei minimi dettagli ed è pronto al via, dal 16 al 26 aprile al Teatro di Pergine. Ordinanze permettendo». Parola della direttrice artistica Chiara Benedetti , che aggiunge: «Stiamo già vagliando soluzioni alternative: lo slittamento a maggio, la realizzazione solo di una parte degli eventi, lo spostamento della rassegna in autunno, in apertura della nuova stagione teatrale. Che per quest'anno è annullata».

Non appena avremo notizie certe, provvederemo ad aggiornare i nostri lettori. Per ora, anticipiamo gli appuntamenti del Festival, giunto alla terza edizione: cinque spettacoli teatrali, musica, dibattiti, aperitivi a stretto contatto con la scena. La parola d'ordine sembra essere «condivisione»: tra lo staff, gli artisti e il pubblico, che non entra semplicemente a vedere uno spettacolo, ma viene accolto prima della rappresentazione alle ore 20 con proposte musicali ed eventi di vario tipo, dai concerti del duo Hillbilly to Bluegrass (17 aprile) e del cantautore-pianista Ivan Daldoss (26 aprile, nella foto) a un reading poetico, affidato al collettivo AltroVerso (16 aprile); da un Open Mic (occasione data al pubblico per esibirsi attraverso qualunque forma artistica), gestito e organizzato da Sidewalk Trento (25 aprile) a un incontro dedicato all'indagine e alla scoperta del concetto di trasformazione nel mondo delle Drag Queen, a opera dell'Associazione Arcigay Trentino (23 aprile).

Pubblico che verrà anche coinvolto nel dialogo creativo sullo stesso palco in cui fioriscono i mondi immaginari della rappresentazione e ascoltato durante «Spazio Vivo», isola d'incontro con gli artisti in scena, al termine di ogni spettacolo, con degustazioni grazie alla collaborazione con cantine e birrifici trentini. Ad aprire la rassegna Stabat Mater (16 aprile, ore 21), produzione The baby walk theater company, rappresentato per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 2017 e vincitore nello stesso anno del premio Hystrio Nuove Scritture di Scene. Un'indagine in tre capitoli sul tema dell'identità di genere attraverso l'utilizzo di diversi linguaggi - parola, danza e video - e incursioni nella settima arte. Linguaggi che si mescolano anche in Ritratto del Leone (17 aprile), dedicato al grande pianista statunitense Willie «The Lion» Smith, con Aida Talliente (alla voce e agli effetti), Giorgio Pacoring (al fender rodhes), Cosimo Miorelli (al live painting). Debutterà in forma di studio il 23 aprile Bye Bye Blackbird, produzione Ariateatro, ispirata dal romanzo Il bacio della donna ragno di Manuel Puig, mentre pone al centro un Aiace moderno, impersonato da Andreapietro Anselmi, il lavoro della compagnia Carro di Dioniso (25 aprile). Ultimo spettacolo, Vania (26 aprile), della compagnia Oyes, che ha scelto di confrontarsi con i testi di Cechov. Info: www.teatrodipergine.it.

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