25 Aprile: ex prigioniero, orgoglioso di aver fatto l'Italia
(ANSA) - TORINO, 24 APR - "Io qui il carcere l'ho provato all'inizio del fascismo. Grazie a Dio non mi hanno fucilato e sono orgoglioso di aver combattuto, di aver fatto l'Italia, e di essere, a 100 anni, presente qua, oggi". A ricordare i giorni di prigionia e quelli della Liberazione, è Beppe Pastore, una delle migliaia di persone imprigionate nel braccio tedesco dell'ex carcere 'Le Nuove' di Torino che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di commemorazione dei detenuti politici promossa per il 25 Aprile da Anppia e Associazione Nessun Uomo è un'Isola, che gestisce il Museo Carceri Le Nuove. Accanto a lui, Adriana Cantore, che a 13 mesi fu incarcerato lì insieme alla madre, e l'avvocato Bruno Segre. "I volontari della libertà, - dice - come un secolo prima durante il Risorgimento, spontaneamente si mobilitarono per combattere l'invasore. I partigiani hanno contribuito alla liberazione del Paese e a una magnifica Costituzione, che sancisce valori come pace, libertà, uguaglianza, giustizia, che devono presiedere la vita attuale ed essere studiati e apprezzati dagli studenti, ai quali raccomando sempre di imparare dagli eventi passati per vivere il presente e costruire il futuro. Oggi - aggiunge - è importante difendere la Costituzione contro il progetto della Meloni di presidenzialismo". Alla cerimonia anche l'assessore comunale Jacopo Rosatelli che si è unito "all'auspicio che la Costituzione continui a essere letta, studiata e capita, perché purtroppo registriamo che esistono persone nel Paese, che ricoprono altissimi ruoli, che l'hanno forse letta ma non capita, perché quando si dice che l'antifascismo non è nella Costituzione siamo di fronte a uno dei fraintendimenti più clamorosi. E chi pensa che il 25 Aprile e la Costituzione siano di parte - conclude - vuol dire che non conosce la storia". (ANSA).