A Macerata bambini delle elementari imparano il Braille
(ANSA) - MACERATA, 20 FEB - Tavolette, cartoncini, penne e punteruoli sono gli strumenti a disposizione dei bambini di quattro classi elementari della scuola primaria "Fratelli Cervi" di Macerata per prendere confidenza con la scrittura in braille, il codice che permette ai coetanei non vedenti di leggere, studiare e crescere insieme a loro. I laboratori, attivati dalle insegnanti dell'Istituto comprensivo Dante Alighieri, sono stati promossi dalla sezione di Macerata dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) in occasione della Giornata Nazionale del Braille che ogni anno si celebra il 21 febbraio. La prima lezione ha riguardato due quarte classi, con una quarantina di bambini in totale, e si è tenuta in due giornate, il 15 e il 18 febbraio. Altre due lezioni sono in programma per la prossima settimana e coinvolgeranno gli alunni delle quinte. "Le restrizioni ancora in atto per la pandemia non ci hanno permesso di andare nelle scuole per gli incontri che solitamente organizziamo insieme agli insegnanti - spiega Bruna Giampieri, presidente Uici Macerata -, allora abbiamo pensato di coinvolgere e sensibilizzare i piccoli studenti proponendo loro un laboratorio attraverso il quale avvicinarsi al braille. Siamo sicuri che questo approccio, così vicino al gioco, riesca a stimolare curiosità e interesse nei confronti di una realtà molto distante dal loro quotidiano". I bambini hanno lavorato sui testi di due filastrocche: "La filastrocca dei diversi" di Bruno Tognolini e "Lettera ai bambini" di Gianni Rodari. Secondo Giampieri "momenti come questo rappresentano per noi un gradino in più verso quella piena integrazione dei bambini non vedenti che tutti auspichiamo". "Quello con la Giornata Nazionale del Braille per noi è sempre un appuntamento molto importante - sottolinea il presidente dell'Uici Marche, Cristiano Vittori - perché l'adozione di questo codice ha consentito a intere generazioni di accedere al patrimonio culturale scritto dell'umanità, migliorando notevolmente la qualità della loro vita attraverso la formazione, il lavoro e l'emancipazione". (ANSA).