Blitz di Ultima generazione nel ristorante di Cracco: provvedimenti per 12 giovani

MILANO - Il questore di Milano, Bruno Megale, ha emesso sette avvisi di avvio del Foglio di via obbligatorio dalla città di Milano, due Fogli di via obbligatori e undici Dacur (divieto di accesso nei locali pubblici) nei confronti di 12 persone, che hanno posto delle azioni di protesta nel ristorazione "Cracco". Il 19, 23 e 26 marzo, al ristorante "Cracco", in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, appartenenti al movimento ambientalista "Ultima Generazione" - spiega la Questura - dopo aver effettuato una consumazione all'interno del locale, hanno esposto uno striscione recante la scritta "Ultima Generazione - Il Giusto prezzo" per poi sedersi per terra e occupare la sala del ristorante, opponendo resistenza passiva. 

Inoltre, il 23 marzo hanno anche imbrattato gli arredi del locale. I provvedimenti dell'avvio del Foglio di via obbligatorio sono per quattro italiani di 71, 52, 42 e 29 anni e per tre italiane di 32, 26 e 21 anni. I due Fogli di via obbligatori, della durata di due anni, sono stati notificati a due italiane di 30 e 29 anni. Invece, i Dacur sono stati emessi nei confronti di 11 italiani.

Con il Foglio di via obbligatorio è vietato al destinatario di ritornare nel comune interessato - ricorda la Questura - ha il divieto di ritornare nel comune, salvo per comprovate esigenze di saluto, studio o lavoro previa istanza motivata alla Questura del comune dove è stata inibita. Con i Dacur, invece, è stato vietato ai destinatari di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici presenti nell'area del centro di Milano. Si tratta - conclude la Questura - di una misura di prevenzione di esclusiva competenza del questore, a tutela dell'ordine e sicurezza pubblica, per garantire la fruibilità da parte della cittadinanza di determinate aree urbane.

Questo invece il comunicato di Ultima Generazione diffuso il 27 marzo: «Ieri alle 13:30, tre persone aderenti alla campagna 'Il Giusto Prezzo' di Ultima Generazione sono entrate nel ristorante Cracco con una regolare prenotazione. Hanno ordinato tre bicchieri di vino, poi una di loro è salita su un tavolo mentre un'altra ha srotolato uno striscione con la scritta 'Il Giusto Prezzo'. Durante l'azione, hanno versato il vino sul tavolo e dichiarato: 'Propongo un brindisi a questo lusso ingiustificato che noi rinneghiamo di fronte alla fame là fuori, al carovita che ci soffoca, e ai campi distrutti da grandine, siccità e alluvioni'». 

Il movimento ecologista denuncia quindi che Carlo Cracco ha sottratto il telefono cellulare a Paola Del Dosso, geometra di 29 anni, che stava documentando l'azione. 

«Siamo stati per la terza volta nel Ristorante Cracco per denunciare un'Italia sempre più divisa, dove le disuguaglianze crescono nell'indifferenza di chi vive nel lusso - si legge nella nota -. Speravamo che Cracco potesse essere dalla nostra parte invece ci ha sconvolto. Mentre Simona ed Ester stavano spiegando la loro protesta - ricordando che metà degli italiani fatica ad arrivare a fine mese - Carlo Cracco ha improvvisamente sottratto il cellulare di Paola da dietro e si è allontanato. Alla sua richiesta di restituzione, lo chef ha risposto 'assolutamente no' e ha continuato ad andarsene. Sconvolte, le ragazze si sono sedute per terra per venti minuti mentre i clienti venivano allontanati. La scena è stata surreale. Il telefono, un iPhone 6 del valore di circa 70-100 euro, è fondamentale per il lavoro di Paola». 

Dopo l'intervento della Polizia le tre attiviste sono state portate in questura e hanno sporto denuncia contro Cracco per furto. 

«Attualmente, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dallo chef». Nel frattempo, la polizia ha denunciato le tre ragazze per violazione dell'articolo 18 del Tulps, articolo 110 (ricorso) e articolo 610 (violenza privata). 

«Troviamo tutto questo assurdo: chiediamo solo che Cracco apra le porte del suo ristorante, ogni giovedì, offrendo pasti gratuiti a persone al di fuori della sua abituale clientela. Un gesto simbolico per sostenere chi sta affrontando difficoltà, dimostrando che la buona cucina può essere anche un atto di solidarietà. Un piccolo gesto di solidarietà per chi lotta ogni giorno per arrivare a fine mese. La reazione di Cracco ci lascia sconcertati: un atteggiamento privo di empatia e che sfocia in puro bullismo" conclude la nota del movimento ecologista che ha in programma un incontro online oggi, alle 19, con Giulia Innocenzi e una marcia domani, dalle 9, a Roma, in via del Corso».