Chef che servì Carlo III a Urbino, ricciola per il piatto del re
"Una bella ricciola fatta a medaglioni, con un sughetto a base di limone, sarebbe il piatto del Re che preparerei domani per Carlo III d'Inghilterra": a immaginare la ricetta è lo chef, oggi in pensione, Alfonso Donatantonio di Urbino, che 35 anni fa preparò davvero il pranzo per l'allora principe Carlo del Galles in visita a Urbino durante una breve vacanza nelle Marche. "Era e credo che lo sia anche oggi, appassionato di pesce - dice all'ANSA il cuoco -. Quindi, penso che al banchetto per l'incoronazione una ricciola appena pescata, preparata con farina, burro, limone, olio e un filo di sale ci starebbe benissimo". Come 35 anni fa, "anche oggi ci abbinerei un vino rosè", aggiunge Alfonso. Che ricorda il banchetto del 1988: "Lavoravo alla mensa dell'Università di Urbino e il rettore Carlo Bo mi incaricò di preparare il menu per la visita del principe. Pensai di cucinare un branzino, delle tartine al tartufo e delle crêpes agli scampi. Tutto fu molto apprezzato da Carlo che, prima di andarsene, passò a salutare tutta la brigata di cucina". "Il menu - ricorda ancora il cuoco - lo dovemmo inviare allo staff del principe che, nell'accettarlo, ci inviò tutta una serie di regole da seguire, tra cui quella di creare dei piatti in cui la portata poteva essere mangiata senza ricorrere all'uso del coltello". "In quella occasione - aggiunge Alfonso - il protocollo prevedeva, inoltre, che Carlo Bo fosse servito per ultimo, tanto che lo stesso rettore, scherzando, mi disse: 'questa te la faccio pagare'". "L'abbinamento del vino rosè venne un po' criticato dall'esterno - ricorda ancora il cuoco -. All'epoca i piatti a base di pesce venivano solitamente accompagnati con del bianco. Ma oggi rifarei la stessa scelta e il rosé lo riproporrei anche nel banchetto di domani", conclude Alfonso. Durante la sua breve vacanza marchigiana, ospite dei conti Leopardi a Recanati, Carlo dipinse parecchi acquerelli. Nel 1990 Urbino lo avrebbe accolto di nuovo per una mostra dei suoi lavori, inaugurata esattamente il 6 maggio, stessa data dell'incoronazione di domani. (ANSA).