Cina, 'restrizioni Usa minacciano la supply chain globale'
(ANSA) - PECHINO, 29 AGO - Pechino ha sollevato "forti preoccupazioni" con gli Usa per le restrizioni commerciali americane contro le imprese cinesi, avvertendo che potrebbero minacciare "la sicurezza e la stabilità" delle catene di approvvigionamento globali. Il ministro del Commercio Wang Wentao, nell'incontro di ieri a Pechino con l'omologa Usa Gina Raimondo, ha sollevato questioni quali "le tariffe della Sezione 301 sui beni cinesi, le politiche sui semiconduttori, le restrizioni agli investimenti bidirezionali, i sussidi discriminatori e le sanzioni sulle imprese cinesi", ha riferito l'agenzia statale Xinhua, in un dispaccio diffuso nella notte. Le due parti si sono impegnate in una comunicazione "razionale, sincera e costruttiva sull'attuazione del consenso raggiunto dai due capi di Stato", Xi Jinping e Joe Biden, nel loro incontro di novembre 2022 a Bali, in Indonesia, a margine del G20, in merito alle "relazioni economiche e commerciali, nonché alle questioni relative di interesse comune". Il commercio bilaterale "è importante per le rispettive economie e per quella globale", ha aggiunro Wang, secondo cui "la Cina è disposta a collaborare con gli Usa per creare un ambiente politico favorevole a cooperare e promuovere commercio e investimenti, sostenendo allo stesso tempo i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti". Il ministro cinese ha anche osservato che "la generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale non favorisce i normali scambi economici e commerciali e che le misure unilaterali e protezionistiche sono contrarie alle regole del mercato e al principio della concorrenza leale". Sulla base delle affermazioni che gli Usa non cercheranno "disaccoppiamento con la Cina", Wang ha sollecitato la parte americana a "far corrispondere alle sue parole i fatti". Pur riconoscendo l'importanza di condurre dialoghi aperti e produttivi quanto a economia e commercio, Wang e Raimondo hanno annunciato la creazione di nuovi canali di comunicazione, quali il gruppo di lavoro - composto da funzionari governativi a livello ministeriale di Cina e Usa insieme a rappresentanti del settore imprenditoriale - per cercare soluzioni a questioni aziendali specifiche, avendo in programma due riunioni all'anno. Wang e Raimondo, inoltre, hanno concordato di mantenere una comunicazione regolare, incontrandosi almeno una volta all'anno. Infine, definito un meccanismo di scambio di informazioni sul controllo delle esportazioni e le consultazioni tecniche sulla protezione di segreti e informazioni commerciali. (ANSA).