Federica Brignone, 'io prima sciatrice all'Ariston'
(ANSA) - ROMA, 06 FEB - Dalle piste da sci direttamente al palco dell'Ariston: in piena stagione agonistica, Federica Brignone ha detto sì all'invito di Amadeus anche per promuovere il suo sport in avvicinamento alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e stasera sarà ospite d'eccezione della prima serata di Sanremo, prima sciatrice al festival. "Devo ammettere che non ho ancora ben realizzato. All'inizio la mia reazione è stata: aiuto, sono impegnata con gli allenamenti e le gare. Poi ho pensato che sarebbe stata l'occasione per vivere un'esperienza unica", dice all'ANSA l'atleta, terza nel ranking mondiale, che fa parte del gruppo sportivo militare dei carabinieri. Stamattina si è allenata fino alle 11 in palestra a La Salle, per poi partire per Sanremo (a 400 chilometri di distanza); da qui ripartirà domani mattina alla volta di Nizza, per imbarcarsi sul volo per Barcellona e da lì raggiungere in pullmino Soldeu, in Andorra, dove sabato 10 febbraio la aspetta la gara di slalom gigante. "Sono riuscita a modificare un po' il programma, avrò tempo per allenarmi ancora", sorride Federica, 33 anni, milanese, prima sciatrice italiana a conquistare la coppa del Mondo generale e tre coppe del mondo di specialità oltre a tre medaglie olimpiche e tre medaglie mondiali. "La musica - racconta - mi è sempre piaciuta, fin da bambina, quando ascoltavo Battisti con mia madre. E penso che anche lo sci sia musica: ogni discesa, ogni curva ha un suo ritmo sempre diverso. Da piccola cantavo, anche oggi canto quando scio in libero. Mi piace molto il rock, i Dire Straits, Tracy Chapman, ma amo anche gli artisti italiani, come Marco Mengoni, Laura Pausini. Ho imparato a suonare la chitarra e fatto corsi di hip hop, ma non ho molto tempo, sono sempre in giro", racconta l'atleta. "Lo sci è uno sport molto tosto, ad alto rischio, in cui per andare forte devi sempre cercare il limite. Richiede qualità fisiche e tecniche, ma anche piscologiche: è molto importante la testa, la capacità di dominare l'adrenalina. È un po' come salire sul palco: hai tre minuti per esibirti e devi performare, dare sempre il massimo". Il pensiero non può non correre a Sofia Goggia, che ha appena subito in allenamento la frattura a tibia e malleolo della gamba destra: un incidente che l'ha costretta a tornare in sala operatoria e le imporrà uno stop forzato. "Mi dispiace tantissimo per Sofia, spero che andrà tutto bene. Ma è tosta, è tornata tante volte e anche stavolta ce la farà. Quest'anno purtroppo non solo a lei, ma anche a tanti big della mia disciplina è capitato di farsi male, come Kilde e MIkaela Shriffin: è terribile, anche perché ti crolla il mondo addosso", sospira Brignone, parlando con stima e rispetto dell'altra primadonna dello sci italiano. Lo sport "è una continua sfida con se stessi, richiede impegno, serietà, dedizione. Nella mia carriera non mi sarei mai aspettata di fare le cose che ho fatto, ogni volta mi sorprendo di riuscire a farcela", sottolinea ancora Brignone, che arriva al festival dopo il no di Jannik Sinner all'invito di Amadeus: "Rifiutare è una scelta difficile, ma da atleta lo capisco, perché hai il tuo programma e vuoi concentrarti su quello. Nel mio caso la proposta è caduta bene, perché sono riuscita a organizzarmi in modo da esserci. Ma Jannik è giovane, avrà altre occasioni". Attenta alla salvaguardia dell'ambiente, nel 2017 ha lanciato il progetto Traiettorie Liquide per sensibilizzare l'opinione pubblica su temi in primo piano, dallo scioglimento dei ghiacciai fino all'inquinamento dell'acqua. "Il mio obiettivo non è cambiare il mondo, ma convincere gli altri che se ciascuno di noi potrebbe un pochino le proprie abitudini per rendere il mondo migliore e aiutare il pianeta in crisi". E ora? "Penso alla gara di questo weekend. Ho avuto un inizio di stagione che è stato il migliore di sempre nella mia carriera, ma mi sono sentita addosso anche troppa pressione. Il mio obiettivo è riuscire ancora a dare il massimo, sentendomi libera e continuando a divertirmi". (ANSA).