Giorno Memoria:rabbino Torino,è di chi distingue bene e male
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - "Questa non deve essere una giornata particolare per la comunità ebraica, ma per tutte le persone che sanno qual è il bene e qual è il male". Sono le parole del rabbino capo di Torino, Ariel Finzi, che ha partecipato questa mattina alla cerimonia al cimitero Monumentale per il Giorno della Memoria. Sul monito lanciato dalla senatrice a vita Liliana Segre sul rischio di oblio della Shoah, il rabbino ricorda che "nel giorno di Pasqua noi abbiamo l:uso di rileggere la storia dell'uscita degli ebrei dall'Egitto e diciamo che ognuno deve fare come se lui stesso fosse uscito dall'Egitto e con questa formula abbiamo mantenuto la memoria per 3mila anni. Credo che questa - sottolinea - debba essere la formula, che ognuno di noi debba pensare a quei bambini che sono morti, alla storia della Shoah come se fosse una sua storia personale, della sua famiglia e così raccontarla. Questo è forse l'unico modo per tramandare la memoria senza avere i testimoni diretti". Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte fra gli altri il sindaco Stefano Lo Russo e il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, oltre alla preghiera del rabbino davanti alla lapide con i circa 400 nomi degli ebrei torinesi partiti dal binario 17 e morti nei campi di concentramento, è stata anche celebrata dal diacono Marco Allara una preghiera davanti alle steli dei deportati politici e degli internati. Presenti anche alcuni studenti del liceo Regina Margherita impegnati in un progetto di Pcto che ha come obiettivo il rinnovamento delle cerimonie istituzionali nel cimitero Monumentale. (ANSA).