Il Papa,educare figli essere liberi e generosi,opera sociale
(ANSA) - ROMA, 11 NOV - "Questo è il grande compito educativo dei genitori: formare persone libere e generose che hanno conosciuto l'amore di Dio e che donano a piene mani ciò che sanno di aver ricevuto come dono. È un po' - diciamo così - la trasmissione della gratuità, che non è facile trasmettere. E qui ci sono anche le radici di una società sana". Lo ha detto papa Francesco ricevendo in udienza oggi in Vaticano i partecipanti alla General Assembly and Conference della European Parents' Association (Epa), in corso ieri e oggi a Roma. "Perciò è importante che venga riconosciuto a tutti i livelli il ruolo sociale dei genitori - ha sottolineato il Pontefice -. Educare un figlio è una vera opera sociale, perché significa formarlo alla relazionalità, al rispetto degli altri, alla cooperazione in vista di un obiettivo comune, formarlo alla responsabilità, al senso del dovere, al valore del sacrificio per il bene comune. Bel lavoro questo!". "Tutti valori - ha proseguito - che fanno di un giovane, di una giovane, una persona affidabile e leale, capace di dare il suo contributo al lavoro, alla convivenza civile, alla solidarietà". Altrimenti "i figli crescono come 'isole', slegati dagli altri, incapaci di una visione comune, abituati a considerare i propri desideri come valori assoluti: figli capricciosi, ma di solito questo succede quando i genitori sono capricciosi! E così la società si decostruisce, si impoverisce e diventa sempre più debole e disumana". Per questo, secondo il Papa, "è necessario tutelare il diritto dei genitori a crescere ed educare i figli con libertà, senza essere costretti in nessun ambito, particolarmente in quello scolastico, a dover accettare programmi educativi che siano in contrasto con le loro convinzioni e i loro valori. Questa è una sfida molto grande in questo momento". Secondo Francesco, "diventare genitori è una delle gioie più grandi della vita. Suscita nuove energie, slancio ed entusiasmo nelle coppie. Ma subito ci si trova di fronte a compiti educativi per i quali spesso ci si trova impreparati". Ad esempio: "accudire con amore i figli e nello stesso tempo stimolarli a maturare e a diventare autonomi; aiutarli ad acquisire sane abitudini e buoni stili di vita, nel rispetto della loro personalità e dei loro doni, senza imporre le nostre aspettative; aiutarli ad affrontare serenamente il percorso scolastico". O ancora: "trasmettere loro una positiva formazione all'affettività e alla sessualità; difenderli da minacce quali bullismo, alcol, fumo, pornografia, videogiochi violenti, azzardo, droga, eccetera". Per il Papa, "la missione educativa dei genitori non è certo favorita oggi dal contesto culturale, almeno in Europa. Esso infatti è segnato dal soggettivismo etico e da un materialismo pratico. La dignità della persona umana è sempre affermata ma a volte di fatto non rispettata". "I genitori si rendono conto ben presto che i loro figli sono immersi in questa atmosfera culturale - ha proseguito -. Ciò che essi 'respirano', ciò che assorbono dai media è spesso in contrasto con quanto fino a pochi decenni fa era considerato 'normale' ma che ora sembra non esserlo più". Per questo "i genitori si trovano ogni giorno a dover mostrare ai loro figli la bontà e la ragionevolezza di scelte e valori che non si possono più dare per scontati, come ad esempio il valore stesso del matrimonio e della famiglia, o la scelta di accogliere i figli come dono di Dio - ha aggiunto il Pontefice -. E questo non è facile, perché si tratta di realtà che si trasmettono solo con la testimonianza della vita!". (ANSA).