Italdonne riparte da Soncin,'coraggio senza preclusioni'
(ANSA) - ROMA, 14 SET - L'Italdonne del calcio volta pagina. Dopo un'estate di delusioni e polemiche, la federazione riparte da Andrea Soncin, quale commissaio tecnico, e da una staff nuovo e ringiovanito. Quello presentato in via Allegri, infatti, è un progetto pluriennale fondato sul ticket composto dal nuovo commissario tecnico e dalla sua vice, Viviana Schiavi, che ha lasciato l'Under 16 per ricoprire il nuovo ruolo. Per parlare di tattica è presto, per ora a Soncin basta che "la squadra abbia coraggio", le sue prime parole parole da ct azzurro dopo una settimana di lavoro intensa, cui faranno seguito le prossime, altrettanto complicate. Domani sono in programma le prime convocazioni in vista degli impegni del 22 settembre con la Svizzera in Nations League e con la Svezia il 27. "E non ci saranno preclusioni", ha annunciato Soncin. Sara Gama compresa, dopo l'esclusione dal mondiale in Australia e Nuova Zelanda. "Ci sarà attenzione verso di lei come per tutte le altre - ha spiegato il ct -. Metterò da parte le problematiche precedenti e sarà il campo a valutare. Io non posso avere pregiudizi". Poi ancora: "Quello che viviamo è un momento di passaggio e c'è bisogno di quelle che vengono definite veterane perché possono essere utili alle più giovani". Parlando del movimento è convinto che il potenziale esista, anche per questo "quando chiama la nazionale non c'è tempo per pensare, si accetta e basta". Un entusiasmo che ha fatto breccia nel presidente Figc, Gabriele Gravina, nella scelta di Soncin. Una decisione ponderata che ha richiesto tempo perché "c'erano molte condizioni da condividere e posizioni da approfondire" ha detto il n.1 federale che nel casting per la nazionale femminile aveva sondato anche Carmine Gautieri. A spuntarla, però, è stato Soncin "che ha voluto fortemente l'azzurro", ha sottolineato Gravina, il quale ha chiesto "tempo e fiducia per fare bene". Del perché un uomo e non una donna alla guida delle azzurre, invece, il numero uno federale ha risposto così. "Il calcio è uno e quando parliamo di pari dignità e pari possibilità, ritengo anacronistico parlare di un allenatore maschio o donna. Non mi sembra poi che in Spagna, Francia e Svezia, dove ci sono o c'erano commissari tecnici uomini, si sia parlato di patriarcato". Quello che appena partito è dunque un progetto pluriennale "con l'obiettivo di riuscire a competere con realtà che si sono già affermate", fondato sull'accoppiata Soncin-Schiavi. Con i due lavorerà uno staff "ringiovanito per trovare nuova armonia con lo spogliatoio", ha detto il presidente della Figc, e composto da Alessandro Turone (assistente), Giuseppe Mammoliti (preparatore dei portieri), Guido Didona (match analyst) e Cristian Savoia e Mattia Toffolutti (preparatori atletici). Al lavoro tecnico, poi, sia abbinerà l'impegno federale. "Per questo proporrò, e troverò sponda nel consiglio, forme di investimento altamente significative per tutto il movimento di base - ha annunciato in proposito Gravina -. L'obiettivo in uno o due anni è di far cominciare a giocare le bambine". (ANSA).