Jesi ricorda Luca Attanasio, "Uomo giusto in attesa giustizia"
(ANSA) - JESI, 17 FEB - Con lo striscione "Luca Attanasio: uomo giusto in attesa di giustizia!", affisso sul balcone del palazzo municipale di Jesi, il Comune della città marchigiana accende un faro sulla vicenda del giovane ambasciatore assassinato in un agguato a Goma, in Congo, il 22 febbraio 2021. L'iniziativa, promossa in consiglio comunale, vuole sollecitare indagini più approfondite nei confronti di chi avrebbe dovuto predisporre le misure di sicurezza nei confronti del diplomatico. L'esposizione dello striscione avviene alla vigilia del quarto anniversario dell'agguato in cui rimasero uccisi, insieme ad Attanasio, anche il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e l'autista Mustapha Milambo. L'ambasciatore italiano partecipava alla missione umanitaria organizzata dall'ONU tramite il Progetto Alimentare Mondiale (PAM) nella regione del Nord Kiwu, riconosciuta come una delle zone più pericolose del mondo; i funzionari Onu dovevano rispettare protocolli di sicurezza che non futono però messi in atto. Sei le persone accusate dell'attentato e condannate all'ergastolo (era prevista la loro condanna a morte, evitata per richiesta dei familiari del diplomatico italiano), ma nessun approfondimento sulle responsabilità di chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza, con l'immunità diplomatica a fare da scudo ai funzionari coinvolti. La vicenda era stata al centro della Giornata della Pace di Jesi nel gennaio 2024, con i genitori di Luca Attanasio che al Teatro Pergolesi hanno raccontato la vita del figlio da sempre impegnato in attività di solidarietà e amicizia sociale, fondate sui valori vissuti di pace, giustizia, uguaglianza. (ANSA).