Jovanotti cade in bici a Santo Domingo, dovrà operarsi
(ANSA) - ROMA, 16 LUG - La sua passione per la bici è nota, soprattutto per le lunghe pedalate dall'altra parte dell'oceano che ha anche raccontato in tv. Questa volta però le due ruote gli hanno giocato un brutto scherzo, perché è finito a terra con le ossa rotte e dovrà operarsi. Lorenzo Jovanotti è stato vittima di un incidente nella Repubblica Domenicana, dove si trovava in vacanza con la moglie Francesca Valiani ospite di amici. Il cantante stava facendo un giro lungo le strade dell'isola caraibica, ma non ha visto un dissuasore di velocità ed ha perso l'equilibrio. Da qui la disavventura che ha raccontato lui stesso sui social, prima con un video dei soccorsi con l'ambulanza, poi dal letto dell'ospedale. "Stavo facendo un giro bellissimo, posti splendidi in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero, ma sono caduto. Fa malissimo, fa un male bestiale", ha spiegato subito dopo la caduta, mentre i sanitari si preparavano a trasportarlo in ospedale. L'incidente gli ha provocato una frattura scomposta della clavicola e del femore in tre punti. "Il mio medico in Romagna, Fabrizio Borra, ha visto le lastre. Ha detto che bisogna operare", ha fatto sapere ancora l'arista dal letto di ospedale. I chirurghi dovranno applicare un chiodo in titanio nel femore e una placca sulla clavicola. "Fa un male bestiale - ha detto ancora il cantante -. E' un'operazione piuttosto complessa, ma si recupera. Ci vorrà un po' di tempo ma sono vivo e sto bene". La caduta è avvenuta nei primi giorni di vacanza. "Ho fatto un gran volo. Ma sono fortunato, è andata bene poteva andare peggio... ma anche meglio", ha aggiunto, prima di rassicurare tutti i suoi fan e ringraziare i dominicani. "Mi hanno soccorso con moltissima cura. Sono stati eccezionali", ha sottolineato. Jovanotti è un grande appassionato di cicloturismo e ha portato sulla Rai "Aracataca. Non voglio cambiare pianeta", un docutrip nel quale ha attraversato in bicicletta il Sudamerica: una lunga pedalata di 3500 km - e 50 mila metri di dislivello - dall'Ecuador alla Colombia, dalle Ande all'Amazzonia, dall'Oceano alla mitica Macondo. Difficile che questo incidente possa fermarlo. "Ci vorrà un po' di tempo ma sono vivo e sto bene - ha assicurato -. Poi ricomincio a mettermi in movimento. Mi ha detto Fabrizio che prima ci rimettiamo in movimento e prima guarisce, però prima di tutto dobbiamo fare l'operazione". (ANSA).