La Fiorentina piange Joe Barone, un punto di riferimento
(ANSA) - FIRENZE, 19 MAR - "Con un dolore profondo e immensa tristezza la Fiorentina perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del club e che non sarà mai dimenticata". Così la società viola ha annunciato la scomparsa di Joe Barone ricoverato da domenica pomeriggio in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano dopo l'attacco cardiaco che lo aveva colpito qualche ora prima della partita di campionato con l'Atalanta, a Bergamo. Le condizioni del direttore generale viola, che avrebbe compiuto 58 anni domani, sono apparse subito molto gravi: le funzioni vitali erano sostenute dalle macchine e le speranze di ripresa erano minime. La scomparsa di Barone, dirigente che in pochi anni ha saputo lasciare un segno, ha lasciato senza parole non solo l'ambiente viola e Firenze ma anche tutto il mondo del calcio. Al suo fianco, da subito, la moglie Camilla raggiunta ieri dai figli Pietro (con la moglie e il piccolo Giuseppe Tommaso, il nipotino di uno anno del dirigente), Salvatore, Giuseppe e Gabriella partiti subito dagli Usa. Domani mattina arriverà a Firenze con un volo privato il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, per dare l'ultimo saluto ad un amico prima che ancora che ad uno dei suoi manager più stimati e fidati. Una collaborazione nata alcuni anni fa negli Stati Uniti dove entrambi si erano trasferiti da bambini con le loro famiglie: dopo gli studi e una carriera nel settore finanziario Barone era entrato nell'azienda di Commisso, la Mediacom, poi nel club dei New York Cosmos quindi alla Fiorentina quando il magnate italo/americano l'aveva acquistata dai Della Valle. In pratica Barone era l'uomo che rappresentava Commisso nel calcio, molto più di un braccio destro, tanto da aver seguito fin da subito il progetto del Viola Park, il grande centro sportivo della Fiorentina. Proprio lì, domani, dalle 9 alle 21, verrà allestita la camera ardente. Poi sarà Pozzallo, il paese in provincia di Ragusa dove era nato Barone, a rendere omaggio al concittadino con un'altra camera ardente e una messa sabato. I funerali si terranno invece a New York dove risiede la famiglia del dirigente. Nel suo ricordo la Figc ha predisposto un minuto di raccoglimento prima delle partite in programma questo fine settimana e il prossimo, comprese quelle della A femminile. Per tutta la giornata si sono susseguiti tantissimi i messaggi di cordoglio da parte del mondo del calcio e delle istituzioni. "Hai migliorato il mondo del calcio" lo ha ricordato il presidente della Fifa, Gianni Infantino. "Il calcio italiano perde un dirigente preparato competente e appassionato, io perdo un amico", ha detto il presidente federale, Gabriele Gravina, che ha appreso la notizia sul volo che sta portando la Nazionale negli Usa. "Il nuovo stadio per il club era un pensiero fisso di Joe, mi auguro che questo prenda corpo per dare un senso a questa scomparsa prematura" ha dichiarato il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. "Nei suoi anni alla guida della Fiorentina ha saputo esprimere passione, competenza e visione. Ci mancherà molto" ha affermato il presidente della Lega serie A, Lorenzo Casini. Rientrerà subito da Bruxelles per recarsi direttamente domani alla camera ardente il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Siamo increduli e pieni di dolore". Quindi i messaggi di tutti i club, dalla Juventus al Torino, dal Milan all'Inter, dalla Roma alla Lazio, dal Napoli al Cagliari. Poi l'Udinese, l'Empoli, il Verona, la Salernitana, l'Atalanta, il Bologna, il Monza, il Frosinone. Affranti tutti i dirigenti viola e il tecnico Vincenzo Italiano dopo questi giorni trascorsi all'ospedale accanto a Barone. Addolorati i giocatori. "Riposa in pace Joe, sempre nei nostri cuori" ha scritto Nico Gonzalez. "Spero di regalarti insieme ai compagni qualcosa che tanto sognavi", la promessa di Mandragora. Anche diversi ex viola hanno ricordato Barone, fra questi Dusan Vlahovic: "Joe ci ha lasciati troppo presto ma quel che ha fatto vivrà per sempre. Grazie di tutto". Per la Fiorentina e i suoi tifosi, che in questi giorni hanno esternato la loro vicinanza con striscioni e striscioni, si rinnova il dolore nel mese di marzo: in questo stesso mese, sei anni fa, scomparve il capitano Davide Astori. Anche lui all'improvviso, anche lui tradito dal cuore. (ANSA).