Lautaro stende Genoa,Inter in vetta aspettando il Napoli
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Un Martinez (Josep) para, un Martinez (Lautaro) segna, l'Inter batte il Genoa e quantomeno per una notte torna in vetta alla classifica, aspettando il Napoli domani. Ma quella contro i rossoblù è stata tutt'altro che una passeggiata di salute per i nerazzurri, che anzi a lunghi tratti mostra il suo volto peggiore, tra ritmi bassi e tanti errori tecnici. Poi però l'uomo che risolve tutti i problemi è sempre il solito, ovverosia Lautaro Martinez, che con una zuccata su corner regala i tre punti a Simone Inzaghi. Dall'altra parte, invece, l'altro Martinez interista, all'esordio in nerazzurro dopo l'infortunio di Sommer, interviene con un paio di interventi decisivi per mantenere inviolata la porta. Massimo risultato col minimo sforzo, verrebbe da dire, mandando un messaggio anche al Napoli verso lo scontro di sabato prossimo al Maradona. L'Inter parte in spinta, propositiva e con ritmi alti. Il problema, che poi sarà lo stesso per tutta la partita, è la scarsissima qualità mostrata negli ultimi trenta metri, con errori fin banali per una squadra del livello dei nerazzurri. Così, dopo un avvio convincente, la squadra di Inzaghi a poco a poco esaurisce la sua spinta, lasciando prendere coraggio e convinzione al Genoa, che va al tiro per prima con una conclusione di Miretti rimpallata in area. Dall'altra parte, invece, l'Inter non crea nulla, fatica ad avvicinarsi con pericolosità alla porta avversaria, tanto che Leali non si sporca nemmeno i guanti. Come se non bastasse, Inzaghi perde anche Correa, finito ko per un trauma distorsivo al ginocchio sinistro lasciando il posto a Taremi a inizio ripresa. L'intervallo non scuote l'Inter, che anzi esce dagli spogliatoi sempre con lo stesso ritmo lento e con la stessa caterva di errori tecnici. Su uno di questi, Dumfries regala palla ad Ekhator che lancia Miretti, costringendo Acerbi ad una super chiusura all'ultimo istante. Inzaghi prova a rianimare i suoi con i cambi, inserendo Zielinski e Calhanoglu. Proprio il turco poco dopo il suo ingresso serve Barella che dal limite lascia partire un gran destro, che però centra in pieno l'incrocio dei pali. Ma anche il Genoa crea la sua migliore occasione, quando sugli sviluppi di un corner il neoentrato Ekuban colpisce di testa da solo davanti a Martinez ma lo spagnolo è abile a chiudere lo specchio della porta in uscita. Passato lo spavento, l'Inter passa. E lo fa nell'unico modo in cui avrebbe potuto sbloccare, ovverosia da calcio da fermo. Su corner di Calhanoglu, ci pensa capitan Lautaro Martinez a spingere dentro il pallone di testa con l'aiuto anche di un tocco del rossoblu Masini, facendo esplodere i quasi 70mila di San Siro con il suo primo gol al Genoa da quando veste la maglia nerazzurra. I rossoblu si spingono in avanti e l'Inter crea anche la palla per il raddoppio, ma Taremi da dentro l'area piccola calcia addosso a Leali. E poi ancora, Darmian e Lautaro sprecano una clamorosa opportunità da soli davanti al portiere. Non bastasse, l'argentino dopo un bel sombrero si invola ma trova ancora Leali. Il classico gol sbagliato-gol subito non c'è, stavolta, perché nel finale l'Inter controlla l'assalto del Genoa: quanto basta per tornare a riassaporare, almeno per una notte, l'aria in vetta alla classifica. (ANSA).