Lucciole e squaletti, le fiabe di Donatella Di Pietrantonio
(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 04 MAR - DONATELLA DI PIETRANTONIO, LUCCIOLE, SQUALETTI E UN PO' DI PASTINA (Salani, pp.128, 18.90 euro. Illustrazioni di Andrea Tarella). Un Dio un po' pigro che si rende conto di dover creare i colori, perché il mondo in bianco e nero non è poi così bello. Un vecchio albero di prugne che, alla fine della vita, ha un ultimo desiderio: diventare legna da ardere per scaldare quel bambino, ormai cresciuto, che si è preso cura di lui per tanti anni. E poi tante avventure da vivere, tra pecorelle, nuvolette, stelline e pesciolini in fondo al mare. Si muove con delicatezza la scrittrice Donatella Di Pietrantonio nelle pagine colorate di "Lucciole, squaletti e un po' di pastina", il suo primo libro per bambini edito da Salani, arricchito con le illustrazioni realizzate da Andrea Tarella. Dopo la vittoria dello Strega nel 2024, l'autrice abruzzese accetta la sfida di parlare ai più piccoli, presentando loro una raccolta di storie in cui l'immaginazione crea mondi incantati e poetici, luoghi un po' magici dove si sogna e ci si diverte, e dove tutto può accadere, perfino che uno squalo scelga di diventare improvvisamente vegetariano per non far più paura agli altri. "Negli ultimi quindici anni ho lavorato in parallelo ai miei romanzi e sui denti dei più piccoli. Oggi sento di poter chiudere con la professione a cui ho dedicato tanta parte della mia vita, ma è davvero difficile separarmi dai bambini. Mi hanno parlato tanto e non voglio lasciarli a mani vuote", ha commentato Di Pietrantonio - una carriera di dentista pediatrica alle spalle - in una nota. Nel libro l'autrice sceglie con cura le parole per prendere per mano e ammaliare non solo i lettori più giovani ma anche i grandi che leggono per loro. Complici le illustrazioni sfumate di Tarella, che accompagnano e colorano le storie, l'autrice esplora piccoli e grandi sentimenti procedendo seguendo l'unica regola possibile, che è quella ovviamente quella di dare piena libertà alla fantasia, con naturalezza e semplicità: una scatola di pastina "ABICì" riposta in fondo a uno scaffale del supermercato che diventa un vero e proprio laboratorio di scrittura per costruire una nuova storia, oppure un gruppo di stelle, stufe di stare in cielo ferme e zitte e troppo curiose della vita, che decidono di avventurarsi sulla Terra per trasformarsi nelle prime lucciole del pianeta. E ancora, una bella nuvoletta che viene trattenuta per l'orlo della veste dal campanile di una chiesa, ormai completamente invaghito e impegnato a intonare le più dolci melodie d'amore con la sua vecchia campana. (ANSA).