Nella notte da Perugia ad Assisi 'contro tutte le guerre'
(ANSA) - ROMA, 24 FEB - Alla luce delle fiaccole anziché quella del sole come accade di solito, è partita dai giardini del Frontone la speciale Marcia della pace PerugiAssisi "contro tutte le guerre che continuano in Ucraina e in troppe altre parti del mondo". Ad aprire il corteo, dopo un incontro alla sala dei Notari, uno striscione con scritto "fermiamo le guerre" In marcia qualche centinaio di persone con le tradizionali bandiere caratterizzate dall'iride, il colore della pace, e la scritta "no war". Con loro anche tanti giovani. Camminando per tutta la notte i marciatori, scandendo "pace, pace" si sono mossi dal tradizionale punto di ritrovo dei giardini del Frontone a Perugia per raggiungere Assisi poco dopo l'alba di venerdì mattina. L'arrivo della Marcia sarà alla Basilica di San Francesco. I partecipanti scenderanno alla tomba del Poverello per un momento "di raccoglimento, preghiera (per i credenti) e riflessione". "Nella notte simbolo della terza guerra mondiale in cui siamo stati trascinati, vogliamo restare svegli, in piedi, in cammino per andare incontro alle vittime e provare a sentire il loro sentire: il buio, il freddo, l'inedito, l'incertezza, la paura, la stanchezza" ha spiegato Flavio Lotti, coordinatore della PerugiAssisi. Al termine di un cammino durato tutta la notte alla luce delle torce, i partecipanti alla marcia straordinaria 'PerugiAssisi' sono arrivati intorno alle 6 nella piazza antistante la Basilica Inferiore dedicata a San Francesco. Una edizione non prevista dell'appuntamento nata da un'idea di Aldo Capitini e organizzata appositamente "contro tutte le guerre che continuano in Ucraina e in troppe altre parti del mondo". E in occasione del primo anniversario dell'invasione russa. Tra i marciatori anche alcuni frati del Sacro Convento di Assisi. Con loro pacifisti storici, come l'organizzatore della marcia Flavio Lotti, molti giovani e il gonfalone della Regione Umbria. Il percorso verso Assisi era cominciato una trentina di minuti dopo la mezzanotte dal punto di ritrovo storico della Marcia, i giardini del Frontone a Perugia. Ad aprire il corteo, meno folto delle edizioni che si svolgono di giorno ma comunque significativo, uno striscione con scritto "fermiamo le guerre". Tra i partecipanti le tradizionali bandiere caratterizzate dall'iride, il colore della pace, e la scritta "no war". Diversi quelli che a più riprese hanno scandito il coro "pace, pace". Tanti con gli zaini sulle spalle, un altro dei simboli della PerugiAssisi, ma stavolta con giacconi e cappellini per difendersi dal freddo e non dal sole come nelle classiche edizioni estive. Una volta ad Assisi i partecipanti si sono fermati in piazza facendo sventolare un grande drappo con i colori della bandiera pacifista. "Siamo qui in questo tragico anniversario per assumerci una responsabilità in più" ha detto stanco ma felice Flavio Lotti. "Per fare - ha aggiunto - quello che ancora non è stato fatto". I marciatori sono quindi scesi alla tomba di San Francesco per quello che gli organizzatori hanno definito un momento "di raccoglimento, preghiera (per i credenti) e riflessione". (ANSA).