Nelle Marche via a progetti per 110 opere pubbliche post-sisma
(ANSA) - ANCONA, 11 MAR - Avviate le progettazioni di 110 opere di ricostruzione pubblica nelle Marche. Il commissario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha firmato un trasferimento di 20 milioni di euro all'Ufficio speciale per la ricostruzione. Gli interventi sbloccati dal decreto riguardano la ricostruzione di una vasta tipologia di edifici pubblici principalmente inseriti nell'ultimo Piano delle opere pubbliche approvato a maggio 2023, tra cui cimiteri e municipi, ma anche sottoservizi, viabilità, musei e spazi laboratoriali e culturali. I comuni coinvolti sono, in provincia di Ascoli Piceno: Ascoli Piceno, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Montalto delle Marche, Montemonaco, Palmiano, Roccafluvione, Rotella e Venarotta. In provincia di Fermo: Amandola, Belmonte Piceno, Santa Vittoria in Matenano, Montefortino, Servigliano, Smerillo. In provincia di Macerata: Belforte del Chienti, Castelraimondo, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiuminata, Loro Piceno, Monte Cavallo, Penna San Giovanni, Pioraco, Ripe San Ginesio, Tolentino e Visso. "Ricordo che al mio arrivo da commissario più del 50% degli interventi di ricostruzione pubblica dovevano essere avviati", sottolinea Castelli. "Una situazione che poteva rimanere immobilizzata, invece, è stata trasformata in una più forte vicinanza agli Enti pubblici e ai tecnici, con relazioni continue in grado di risolvere eventuali fermi e problematiche - aggiunge il commissario - Questa operatività ha permesso di sbloccare la ricostruzione pubblica, a beneficio di tutti i cittadini e di tutta la Regione, mobilitando risorse importanti che ricadranno positivamente, in termini di sicurezza ma anche di vivibilità e attrattività del territorio, sull'economia locale e regionale". "Insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli e all'Ufficio speciale ricostruzione delle Marche abbiamo impostato un lavoro da subito chiaro, che ci ha permesso di avviare l'80% delle procedure del Piano delle opere pubbliche, e di liquidare per la ricostruzione privata 1 miliardo di euro", conclude il commissario. (ANSA).