Pechino, Usa non interferiscano nel mar Cinese meridionale
(ANSA) - PECHINO, 19 MAR - Gli Usa "non hanno alcun diritto per interferire nel mar Cinese meridionale": è il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, rilasciato a poche ore dai giudizi espressi dal segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo cui gli Usa mantengono gli impegni "blindati" sulla difesa delle Filippine dagli attacchi armati nel mar Cinese meridionale. "Gli Stati Uniti non sono una parte sulla questione del mar Cinese meridionale e non hanno alcun diritto per interferire in questioni marittime che riguardano la Cina e le Filippine", ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano. In risposta all'affermazione di Blinken sulle "azioni provocatorie" di Pechino nel mar Cinese meridionale, Lin ha avvertito che la cooperazione militare tra Stati Uniti e Filippine "non deve minare la sovranità e i diritti marittimi della Cina, né fornire una piattaforma per le rivendicazioni illegali delle Filippine". Pertanto, Pechino "continuerà ad adottare le misure necessarie per difendere fermamente la propria sovranità territoriale e i diritti marittimi e mantenere la pace e la stabilità" nelle acque contese. Pechino rivendica la sovranità su quasi la totalità del mar Cinese meridionale, ignorando le analoghe pretese di diverse nazioni del sudest asiatico, comprese le Filippine, e una sentenza dell'Arbitrato internazionale che ha dichiarato nel 2016 come la sua posizione fosse infondata. Blinken, dopo aver partecipato alla ministeriale del Summit for Democracy di Seul, si è spostato a Manila dove ha tenuto la sua seconda visita da quando il presidente Ferdinand Marcos Jr è entrato in carica nel 2022, parte di un breve tour in Asia per rafforzare il sostegno Usa agli alleati regionali contro le pressioni cinesi, prima di spostarsi in Medio Oriente con tappe in Arabia Saudita ed Egitto per discutere l'ipotesi del cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hamas. (ANSA).