Per la prima volta ministri G7 a confronto sulla disabilità
(ANSA) - PERUGIA, 19 MAR - "Per la prima volta al mondo a livello ministeriale i Paesi del G7 si confronteranno anche sui temi dell'inclusione e della disabilità. Sarà un'occasione straordinaria per condividere strategie e impegni, ma anche per valorizzare l'esperienza dell'Italia": così la ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha presentato, alla prefettura di Perugia, il primo "G7 -Inclusione e Disabilità", che si terrà in Umbria il 14, 15 e 16 ottobre. Presenti all'incontro anche il prefetto Armando Gradone, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, la sindaca di Assisi, Stefania Proietti e quello di Perugia, Andrea Romizi. Il 14 ottobre la giornata di accoglienza delle delegazioni si svolgerà in piazza ad Assisi, con un evento pubblico. I lavori proseguiranno il 15 e il 16 a Solfagnano, una frazione del capoluogo umbro, con la giornata preparatoria e la riunione ministeriale. "Immagino un G7 concreto e operativo" ha sottolineato Locatelli. L'obiettivo è cambiare la prospettiva - ha aggiunto - e passare dall'inclusione alla valorizzazione delle persone, garantendo il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica dei nostri paesi. È una grande sfida e un impegno per il futuro. Tutti dobbiamo migliorarci e fare di più dal punto di vista istituzionale, ma anche di quello del mondo privato e dei singoli cittadini. Non si tratta di qualcosa che riguarda poche persone ma tutte le nostre comunità, che devono sentirsi coinvolte e adottare un nuovo sguardo". "Il G7 italiano sulla disabilità non deve rimanere un'esperienza isolata - ha proseguito la ministra -. Stiamo lavorando con tutti i colleghi per garantire un accompagnamento al prossimo G7 che sarà a presidenza canadese, per introdurre anche nel prossimo G20 il tema dell'inclusione e perché i temi che riguardano le persone abbiano sempre più attenzione e rilevanza in tutti i confronti di alto livello. L'Italia ha tanto su cui lavorare, penso al tema dei caregiver familiari, all'integrazione sociosanitaria, al durante e dopo di noi, alla scuola, alla formazione e al lavoro, al miglioramento della qualità della vita di tutti, e questo è il momento giusto per farlo e per fare di più. Per ragionare non più solo in termini di assistenza ma per superare le estreme frammentazioni tra presa in carico sanitaria e sociale e - ha concluso Locatelli - per valorizzare ogni persona investendo sui talenti e le competenze di tutti". (ANSA).