Rai, risultati sotto le attese: stop dopo due puntate per lo show di Chiara Francini

La terza e ultima puntata del programma Forte e Chiara non andrà in onda su Rai1. Lo comunica la direzione Prime Time della Rai. Il progetto, pensato con finalità sperimentali, pur veicolando valori importanti e originali non ha tuttavia prodotto risultati auspicati, spiega una nota di Viale Mazzini.

La direzione ringrazia Chiara Francini che ha confermato di essere una grande artista accettando la sfida di portare questa sua idea nella prima serata di Rai 1.

Il titolo del programma riprende quello del libro e dello spettacolo teatrale di Francini.

"I sinistri sono persone nate ricche e borghesi che vorrebbero essere nate povere per sembrare intelligenti. A loro interessa solo stare dalla parte giusta": Chiara Francini stigmatizza così la sinistra radical chic nel suo libro, Forte e Chiara, edito da Rizzoli.

Attrice, conduttrice televisiva e scrittrice, fiorentina classe 1979, aveva spiegato che il suo show è nato dalla reazione al monologo sulla maternità mancata a Sanremo.

"Un monologo - aveva detto un paio di mesi fa intervistata dall'Ansa - che aprì un dibattito nazionale molto prolifico come in realtà dovrebbero essere tutti i dibattiti. Allora ho pensato che se avessi raccontato in maniera più esaustiva la straordinaria normalità della mia vita avrei potuto toccare molti altri temi e così è stato. Dopo il libro ho pensato di portarlo in scena a teatro e devo dire che vedere la reazione del pubblico è una cosa che adoro.

Le persone mi vengono a dire che questo spettacolo parla di loro e hanno ragione, in fondo è solo il racconto di una ragazza di provincia con momenti divertenti e altri più malinconici".

Le piace la politica?

"So solo che ogni volta che apro bocca scateno dibattiti nazionali, ma la mia in realtà è un'analisi sociologica non politica. La motivazione di tanto dibattito è perché il pubblico capisce che il mio è un alfabeto fatto molto di carne e che non dico certe cose per convincere la gente, ma solo per portare in maniera autentica una mia riflessione. Si capisce insomma che non lo faccio per ricevere in cambio qualcosa, non voglio essere votata".

Lei spesso si è definita imperfetta.

"Sì è vero, penso di esserlo grazie a Dio. La perfezione mi fa schifo. Mentre essere imperfetti significa avere tutta una serie di colori, peculiarità proprie. Significa essere straordinariamente unici nel fare questo girotondo che è in fondo la vita. Sono così fieramente imperfetta, ma anche fieramente provinciale e paesana e fieramente arricchita. Dentro un arricchito c'è sempre più un povero che un ricco - dice divertita la Francini -. Quello che sono lo devo tutto alla provincia, al mio paese. Penso che tutti noi siamo quello che abbiamo mangiato da bambini. E io ho mangiato tanta schiacciata".

Qual è il suo sogno?

"Che si faccia un film da un mio romanzo come, ad esempio, Un anno felice". Cosa non sopporta? "L'ingratitudine e la stupidità. Sono molto grata a chi mi ha aiutato e trovo l'ingratitudine un grande atto di violenza. La stupidità invece mi fa letteralmente impazzire".

Futuro?

"Porto avanti lo spettacolo teatrale Forte e Chiara e poi ho dei programmi in tv e al cinema di cui per ora preferisco non dire nulla".