Sara Funaro si cala giù da Palazzo Vecchio con Babbo Natale

(ANSA) - FIRENZE, 15 DIC - Babbo Natale a Firenze si è calato dalla facciata di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria, per portare caramelle e doni ai bambini che lo aspettavano. E stesso gesto, indossando una tuta da elfa, lo ha fatto anche la sindaca Sara Funaro, in un'iniziativa promossa dalla Confcommercio per annunciare le festività. Funaro, in abiti rossi e verdi e cappello con gli stessi colori, è discesa dal terrazzino in cordata con altri umili di Babbo Natale. "Viviamo la magia della festa, incontriamo tante famiglie fiorentine che camminano nelle strade e nelle piazze del centro e di ogni quartiere assieme a chi è in visita alla nostra città - dice Funaro anche sui social - E' una domenica speciale che dedichiamo ai bambini e alle bambine della città". "Per festeggiare al meglio questo Natale - sottolinea ancora - tutta Firenze si è messa insieme con mille iniziative diffuse in ogni luogo, ci sono luci, colori e suoni per ogni età, tante esperienze da fare per tutti a partire dai più piccoli. In tutto questo è fondamentale il protagonismo del tessuto commerciale, di ogni singolo commerciante, dei centri commerciali naturali e delle associazioni di categoria che con sapienza e professionalità si impegnano, dimostrano il loro attaccamento a questa nostra città bellissima e organizzano eventi di qualità davvero alta. Domenica 15 dicembre Babbo Natale si cala dalla facciata di Palazzo Vecchio, lunedì 6 gennaio la Befana scenderà in piazza della Repubblica: siete tutti invitati, se possibile vi faremo una sorpresa, siete tutti invitati!". Il 19 dicembre altra iniziativa di Sara Funaro per gli auguri di Natale alla alla città, alle ore 18 nel salone dei Cinquecento. Nell'occasione ci sarà un concerto del nucleo orchestrale delle Piagge della Scuola di Musica di Fiesole, ospite il cantante Feysal Bonciani. La cerimonia si aprirà con il corteo storico della Repubblica Fiorentina e il tradizionale scambio di doni. L'iniziativa è a ingresso libero fino al raggiungimento della capienza massima del Salone dei Cinquecento. (ANSA).