Scoppio Quargnento due anni fa, il ricordo dei vigili fuoco
(ANSA) - ALESSANDRIA, 05 NOV - Prima un breve momento di preghiera e suffragio nella caserma del Comando Provinciale, poi la celebrazione della messa in cattedrale. Due momenti per ricordare il secondo anniversario dello scoppio della cascina di Quargnento, nell'Alessandrino, che costò la morte dei vigili del fuoco Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo. "Non siamo qui solo per fare memoria, ma per essere vicini alle famiglie formando vera Chiesa che sa guardare oltre la morte", la riflessione del cappellano, don Augusto Piccoli. Per la vicenda sono già stati condannati i coniugi Giovanni Vincenti e Antonella Patrucco, che dall'esplosione della cascina speravano di incassare il premio dell'assicurazione. "Passa il tempo, ma è come fosse appena successo. Ci proviamo ogni giorno, ma è difficilissimo. Stateci vicini", le parole della mamma di una delle tre vittime, Anna Triches. "Sono stati due anni indimenticabili", aggiunge Roberto Marchioni, comandante provinciale all'epoca della tragedia ora a Verbania, dove si è occupato anche della funivia del Mottarone. "E' una Eucaristia che ha il sapore della tristezza e dell'amarezza, ma il Signore ci aiuti a guardare con occhi nuovi", è l'invito del vescovo, monsignor Guido Gallese, che durante l'omelia ha esortato "a cercare in tutti i modi di far sì che la sofferenza non sia vana. Oggi il pensiero va all'idea del sacrificio. Sacrificare ha un significato analogo a purificare: se purificare vuol dire rendere puro, sacrificare vuol dire rendere sacro. La tristezza non deve attanagliarci. Di fronte a chi si espone al rischio e al pericolo con generosità dobbiamo essere grati". (ANSA).