Torna Bridgerton, tra desiderio, dovere e sussurri a corte
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Una trama che ricorda un 'ottovolante', tra "climax, volatilità, desiderio, tensione, capace di tenerti sempre con il fiato sospeso". Così il cast descrive nella conferenza stampa internazionale in streaming, la seconda stagione di Bridgerton, serie evento che torna, dopo il trionfo globale della prima stagione, dal 25 marzo con otto puntate su Netflix. Prodotta da Shonda Rhimes, Betsy Beers e l'ideatore e showrunner Chris Van Dusen, è ispirata ai romanzi di Julia Quinn, sulla ricca e nobile famiglia londinese dei Bridgerton nell'Inghilterra del periodo Regency nella prima metà dell'800. Un racconto sfarzoso riletto anche in chiave contemporanea, dal linguaggio al cast multietnico a una colonna sonora che comprende hit riarrangiate in versione 'classica' qui con brani, fra gli altri, di Rihanna, Madonna, Nirvana, P!nk, Harry Styles e Miley Cyrus. Dopo il primo capitolo sull'amore ad alte dosi di sensualità tra Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor) e Simon Bassett, duca di Hastings (Regé-Jean Page, che non riappare in questa stagione), stavolta ci sono due nuovi personaggi centrali: il già conosciuto visconte Lord Anthony (Jonathan Bailey), maggiore degli otto fra fratelli e sorelle Bridgerton, deciso a trovarsi una moglie all'altezza della casata, e l'enigmatica, decisa e affascinante Kate Sharma (Simone Ashley), arrivata al Londra con la madre (Shelley Conn) e la brillante sorella minore Edwina (Charithra Chandran). Il tutto tra i viaggi emotivi dei vari Bridgerton, come la sempre più indipendente Eloise (Claudia Jessie) o l''artista' Benedict (Luke Thompson); l'elegante potere della regina Charlotte (Golda Rosheuvel) e un'alta società che mormora, sempre alimentata dalle cronache di lady Whistledown. Un mondo al quale dà forma un cast che comprende, fra gli altri anche, Nicola Coughlan, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Bessie Carter, Luke Newton, Rupert Young. "Nella storia c'è un triangolo amoroso, in cui si rovesciano i ruoli, anche nel rapporto fra Kate ed Edwina - sottolinea Simone Ashley -. Sono personaggi, a loro modo alle prese con una prova di sopravvivenza, devono crollare, per rinascere. Ognuno porta fuori il meglio dell'altro". (ANSA).