Tornano le Giornate Fai di primavera e si festeggia con Rai
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - A Torino, il seicentesco Palazzo Carpano e l'Accademia di Liuteria Piemontese. A Roma, il Ministero dell'Agricoltura dove ammirare il ricchissimo Parlamentino, lo studio del Ministro, il Salone di ricevimento e la Biblioteca, che conserva quasi un milione di documenti. E poi a Milano, la sede di Dolce&Gabbana Beauty, creata nel 2023 negli spazi dell'ex monastero ottocentesco di via Kramer. O a Napoli, il Rettorato e l'Aula Magna storica dell'Università Federico II, per gli i 800 anni della fondazione. Ma soprattutto, il seicentesco Palazzo Labia a Venezia, sede operativa e di rappresentanza della Rai del Veneto dal 1964 con gli affreschi del Tiepolo e poi ancora le Sedi Rai di Palermo e di Torino. E anche il Quartier generale della Marina di Napoli, per tutti ormai il set della fiction Rai Mare fuori. Con 750 luoghi in 400 città e 16 mila apprendisti ciceroni a raccontarli, tornano sabato 23 e domenica 24 marzo le Giornate Fai di primavera, 32/a edizione del più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un'esclusiva opportunità di scoprire un'Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, che quest'anno stringe ancor di più il rapporto con la Rai per festeggiare insieme i 70 anni della tv italiana e i 100 della radio, non solo con la consueta Settimana di programmi dedicati ai beni culturali in onda dal 13 al 24 marzo, ma anche con speciali visite e aperture. "Curare il patrimonio raccontandolo, questa è la missione del Fai", proprio come "la Rai ha raccontato l'Italia in questi 70 anni", spiega il presidente Marco Magnifico. Le Giornate Fai e la Settimana dei beni culturali, aggiunge la presidente Rai, Marinella Soldi, sono "un evento molto speciale perché parla al cuore degli italiani. Una celebrazione e una possibilità per la Rai di comunicare e divulgare un patrimonio pazzesco, che forse a volte diamo un po' per scontato". Info: www.giornatefai.it (ANSA).