Veloz como o vento in un libro il mito di Senna 30 anni dopo
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Per il trentesimo anniversario della morte di Ayrton Senna (era il 1° maggio del 1994), esce in Brasile "Veloz como o vento", la biografia romanzata che Leonardo Guzzo ha dedicato al grande pilota brasiliano. Pubblicato dalla casa editrice Maquinaria, il libro è la versione portoghese di "Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna", il lavoro dello scrittore campano uscito in Italia alla fine del 2021 per i tipi di Pequod. "Veloz como o vento" si presenta a tutti gli effetti come un lavoro letterario, in cui al racconto dei fatti si sovrappone la suggestione simbolica di un moderno eroe della velocità. Un libro a metà strada tra romanzo e teatro, diviso tra la voce di un narratore esterno, che racconta alcuni episodi memorabili della vita e della carriera di Senna, e le testimonianze di persone che quella vita hanno attraversato a vario titolo. Parenti, amici, collaboratori, avversari, compagne di vita per anni o una sola notte espongono uno dopo l'altro, in un intreccio raffinato, la propria versione di Ayrton. Alla fine è lo stesso Senna a parlare, preparando un epilogo noto eppure sorprendente. Nelle pieghe della lingua suggestiva di Leonardo Guzzo si muove "Beco", Ayrton bambino che traballava camminando, come fosse ubriaco, e che i genitori avevano ribattezzato col nome portoghese di un piccolo boccale di birra. Beco bambino diventa poi adulto, corregge il suo difetto di equilibrio ma continua a traballare nella velocità, dentro l'abitacolo delle sue monoposto, nella perenne sfida al limite. Voleva essere il migliore, Ayrton, migliore innanzitutto di se stesso: sviluppare la propria abilità fino a diventare un campione unico. Leonardo Guzzo ne riassume la filosofia facendolo parlare in prima persona: "La cosa più importante, l'unica che conta, è essere te stesso. Non permettere agli altri di cambiarti perché vogliono cambiarti. La mia motivazione è vincere sempre. Mi rifiuto di fuggire dalla lotta. È la mia natura, andare dritto fino alla fine". La fine di Senna è arrivata nel pomeriggio del 1° maggio 1994, per un incidente alla curva del Tamburello del circuito di Imola. Una morte in "battaglia", in un certo senso inevitabile: l'unico modo per mettere fine alla sua sfida inconsumabile e per regalargli l'eternità del mito. Quel mito ancora oggi non tramonta e invita a vivere con passione. Se n'è andato troppo presto, Ayrton Senna, inghiottito dal destino "in un giorno di sole in cui nessuno dovrebbe morire", ma tutta la sua vita è un rombo altissimo contro il nulla. "Veloz como o vento" verrà presentato il 1° e il 2 maggio a San Paolo e a Rio, alla presenza dell'autore. (ANSA).