Una multa pesante e i punti sono salvi
Hai preso una multa e rischi i punti patente? Basta pagare. Il caso di un nostro lettore, e la risposta del Direttore, Alberto Faustini.
Una multa pesante e i punti sono salvi
Gentile direttore, il 19 settembre scorso, con la mia automobile, ho superato i limiti di velocità sulla tangenziale di Pergine Valsugana, per cui sono stato multato di 134.85 euro e della decurtazione di 3 punti patente.
Ricevuta la contravvenzione per posta, l'ho pagata. Non ho però inviato al Corpo di Polizia Locale il modulo dei dati del conducente, che indica il responsabile dell'infrazione, al quale vanno sottratti i punti della patente.
È stato un mio errore. Involontario però, anche perché la mia patente è al massimo del punteggio.
Oggi, per posta, mi è arrivata una multa di 217,45 euro per non aver ottemperato a quell'obbligo.
Ora mi chiedo: la comunicazione dei dati della mia patente non dovrebbe essere a mia protezione, nel caso non fossi stato io al volante? E quindi se non comunico niente non è implicito che ammetto la mia responsabilità, e conseguentemente è a me che vanno tolti i puti patente? Quindi la seconda sanzione mi punisce per non aver ottemperato ad un obbligo che mi avrebbe protetto, ma di cui non avevo necessità. Non è un controsenso?
La beffa finale è che, una volta pagata la seconda sanzione, non è più necessario comunicare i dati della patente, perché i punti non vengono più scalati.
Cioè i 3 punti della patente valgono 217,45 euro. Se paghi non te li tolgono. Gli agenti del Corpo di Polizia Municipale, mi hanno detto che la norma è stata fatta appositamente per non togliere punti, ma denaro, a chi ne ha già persi altri.
Per cui chiunque abbia soldi e vada a velocità sostenuta, non deve temere di perdere punti patente. Basta pagare l'eventuale multa, non comunicare i dati della propria patente, e poi pagare la multa successiva che estingue la decurtazione dei punti. Al Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti mi hanno detto che in molti hanno chiamato con lo stesso problema. Lei cosa ne pensa?
Stefano Giordano
Alla fine, meglio correre a pagare subito
Mi sento un po' un fachiro su un tappeto di chiodi: se le dicessi che ho già pagato delle multe il doppio perché non mi ricordavo chi guidasse la mia auto quel giorno le sembrerebbe una buona risposta? E mi crederebbe?
Intendo dire: penserebbe alla mia auto che ogni tanto se ne va a spasso "da sola", senza che io sappia chi la guida?
Se le dicessi che molti - che girano ogni giorno in auto - preferiscono pagare di più e tenersi stretta la patente (che è uno strumento di lavoro, di fatto) la convincerei? E ancora: se le dicessi che ho sentito parlare di famiglie distrutte da "punti" che alcuni hanno cercato di far togliere alla moglie o al marito, alla madre o al padre (spesso senza esito, se non quello di fare appunto arrabbiare o scandalizzare tutti) la porterei in un terreno inesplorato?
Le rispondo con grande franchezza: la regola c'è e c'è da molti anni. Io per esempio le multe corro a pagarle subito per avere lo sconto.
Alcuni mi hanno detto che non sapevano di questa possibilità, ma la legge, come noto, non prevede l'ignoranza.
Dunque lei doveva compilare bene il modulo, anche se tante persone hanno commesso il suo stesso errore.
Le leggi e le regole sono sempre universali e per ovvie ragioni non tengono conto di mille sfumature. Si goda almeno i punti che non ha perso. Potrebbero all'improvviso farle comodo (abbiamo scritto più volte di persone che li hanno persi quasi tutti insieme).
lettere@ladige.it