Non sono d'accordo sul voto ai sedicenni
La proposta del neosegretario Pd fa discutere
La proposta di Letta di far votare i sedicenni, come quella già ventilata in passato, di dare la patente per guidare i veicoli ai sedicenni pone domande semplici ma di difficili risposte.Poichè ad ogni diritto deve corrispondere un dovere chiedo quali responsabilità o doveri saranno chiamati ad assumere in proprio i sedicenni guidatori od i sedicenni elettori?
Se hanno gli stessi diritti dei maggiorenni, logica vuole che i loro comportamenti siano giudicati dai tribunali normali e non da quelli dei minorenni.
I genitori non dovranno più risarcire per quanto danneggiato dai figli sedicenni? Se voteranno dovranno anche poter essere eletti, non c'è dubbio. È vero che anche molti adulti sono impreparati ai ruoli che ricoprono ma i sedicenni, per la loro età, non avranno avuto il tempo per imparare, sono all'inizio dei loro corsi di studi, giustamente sono ancora nella fase all'apprendistato della vita. Lasciamoli imparare e sperimentare, magari nei gruppi giovanili dei partiti o nelle associazioni.
Lasciamoli crescere, sperimentare, maturare e diventare veramente adulti...il cammino è lungo e non permette scorciatoie.
Fabio Zanoni - Trento
Domanda interessante.
La proposta del nuovo segretario del Pd ha più obiettivi. Il primo: quello di responsabilizzare e coinvolgere i giovani, sempre più distanti alla politica.
Votare comporta infatti il dovere di informarsi, il dovere di pensare (e sapere) chi e cosa scegliere, il dovere - almeno sulla carta - di avvicinarsi alla cosa pubblica, facendo un passo importante dentro la società e in un certo senso dentro il futuro. Il secondo: svecchiare il voto, considerato che i giovani sono sempre meno mentre gli anziani sono moltissimi.
E in senso lato - ecco il terzo obiettivo - costringere i partiti a parlare di più e in altro modo alle nuove generazioni, considerandole in programmi che sembrano quasi sempre rivolti a ben altre generazioni. Votare non significa però automaticamente diventare maggiorenni, poter guidare o poter finire nella prigione degli adulti (e non, ad esempio, in altre strutture dedicate al recupero dei minorenni).
In quanto al fatto di poter eleggere sedicenni, non penso che la nuova legge elettorale possa considerare questa ipotesi. Ricordo che attualmente - anche se ci sono più disegni di legge che puntano ad abbassare queste quote - bisogna avere almeno 25 anni per candidarsi alla Camera e 40 (ai nostri tempi erano 50) per candidarsi al Senato. E bisogna avere 18 anni per votare i deputati e 25 per scegliere i senatori. La legge elettorale è una cosa, tutto il resto è dunque ben altra cosa.
A quanto ho capito anche parlandogli nell'ultima intervista che mi ha concesso nell'ambito degli "Incontri dell'Adige", l'idea di Letta è proprio quella di aiutarli a maturare e sperimentare.
Ha ragione: anche molti adulti sono impreparati. Forse perché non hanno iniziato a pensarci quando erano a scuola, a 16 anni, e potevano confrontarsi con docenti, genitori e soprattutto coetanei (stavo scrivendo compagni di classe, ma arrivando la proposta dal Pd il concetto si sarebbe potuto interpretare in modo diverso).