Legambiente su Chernobyl: ancora 5 milioni di persone vivono in zone radioattive
A 29 anni dall'incidente nucleare di Chernobyl la situazione in Bielorussia, Russia e Ucraina è ancora gravissima
A 29 anni dall'incidente nucleare di Chernobyl la situazione in Bielorussia, Russia e Ucraina è ancora gravissima. Ancora 5 milioni di persone vivono in zone radioattive, dove i livelli di contaminazione continuano ad essere elevati soprattutto nelle derrate alimentari, provocando tumori e leucemie soprattutto nei bambini, che sono i soggetti più vulnerabili". È la denuncia di Legambiente in occasione del 29/o anniversario dell'esplosione della centrale nucleare di Chernobyl.
"Anche se sono passati 29 anni dall'incidente del 26 aprile 1986 - sottolinea Angelo Gentili, responsabile Legambiente solidarietà - la situazione continua a essere preoccupante e le persone, soprattutto i bambini, continuano ad ammalarsi. E come se non bastasse, a questo scenario allarmante si somma anche l'insensata costruzione della nuova centrale nucleare di Ostrovets, nel nord della Bielorussia, a soli 55 km dal confine con la Lituania".
Secondo Legambiente "nemmeno la questione urgentissima della messa in sicurezza della centrale di Chernobyl è stata risolta e si è tutt'ora alle prese con i lavori di costruzione del nuovo sarcofago. Il reattore in pessime condizioni è infatti una vera bomba a orologeria che deve essere subito disinnescata". Intanto continua il "Progetto Rugiada" di Legambiente per aiutare i bambini di Chernobyl e come spiega Gentili "ogni anno riusciamo a inserire 100 bambini provenienti dalle zone contaminate nel nostro progetto e a garantire loro ospitalità in un centro all'avanguardia, situato in una zona non contaminata della Bielorussia, dove possono fare attività didattiche, mangiare cibo sano ed essere sottoposti a controllo sanitario". "Inoltre - conclude - stiamo lavorando ad un progetto che prevede la creazione di serre controllate nelle scuole delle zone contaminate per la produzione di frutta e verdura non contaminata destinata agli studenti".