Rifiuti minerari sversati nel fiume dei nativi americani Navajo
Emergenza ambientale in Colorado: un errore dell'agenzia per la protezione ambientale (Epa) fa riversare milioni di litri di rifiuti minerari nel fiume Animas, trasformandolo in una marea arancione. E costringendo il Colorado a dichiarare lo stato d'emergenza per alcune delle comunità che si affacciano nell'area, stanziando anche mezzo milione di dollari per aiutare le imprese che avranno difficoltà con le operazioni di ripulitura.
L'allarme è particolarmente elevato per la comunità dei nativi americani Navajo: i residenti nella riserva che sorge proprio vicino all'Animas, e che dipendono dal fiume per l'acqua potabile, hanno riserve per soli 90 giorni. E sono frustrati - denuncia Davis Filfred, delegato del navajo Nation Council - dalla mancanza di informazioni da parte del governo federale sul tipo di rifiuti minerari finiti nel fiume e sulla pericolosità per essere umani e animali.
L'incidente è accaduto nei giorni scorsi ma inizialmente ne era stata sottovalutata la portata. Per errore alcuni dipendenti dell'Epa hanno riversato nelle acque rifiuti minerari, inclusi ferro e arsenico: 3 milioni di galloni (1 gallone sono circa 3,8 litri) sono fuoriusciti da un'area mineraria abbandonata mentre i team dell'Epa stavano utilizzando delle apparecchiature pesanti per entrare nella Gold King Mine. Il governatore del Colorado, John Hickenlooper, preme sull'Epa affinchè velocizzi i lavori per la pulizia del fiume, partendo dalle aree più a rischio. Ammettendo che progressi sono stati fatti nel ripulire
le acque, Hickenlooper infatti non molla e vorrebbe vedere il fiume riaperto per le attività ricreative nei prossimi giorni.
Il numero uno dell'Epa, Gina McCarthy, si assume la piena responsabilità dell'accaduto e definendo «tragica» la marea di rifiuti assicura che l'agenzia ripulirà in modo adeguato e «tutelerà la salute pubblica».