Ibis eremita: 28 uccelli guidati fino all'Oasi di Orbetello

Ricordate il volo sulle Alpi degli Ibis eremita, iniziato il 22 agosto scorso? Per la loro nuova migrazione guidata dall’uomo, 31 esemplari erano partiti da Seekirchen am Wallersee (Salisburgo) con destinazione la Toscana, nell'ambito di un progetto di reintroduzione di questo timido uccello dal becco incurvato, considerato a rischio di estinzione. Un progetto co-finanziato dalla Ue (Life+ Biodiversity) con partner in Austria, Italia e Germania.

Dopo 18 giorni di viaggio - comunicano ora i responsabili del progetto - il team ha raggiunto con 28 Ibis l’Oasi protetta del WWF della Laguna di Orbetello in Toscana.  Il percorso di 794 km è stato affrontato in cinque giorni di volo, con una media di 159 km al giorno. La velocità di volo era in media di 45 km/h, ma con il vento favorevole sono stati raggiunti anche i 76 km/h.

«Questa migrazione - viene spiegato in un comunicato del Waldrappteam - verrà ricordata per le fantastiche condizioni di volo fino ad ora mai ottenute. Quest’anno la formazione di volo consisteva nel doppio degli uccelli rispetto agli scorsi anni, guidati da due paracarrelli ciascuno dei quali ospitava il pilota ed uno dei genitori adottivi. Quest’anno le vette delle Alpi e gli Appennini sono stati attraversati per la prima volta in un unico volo».

Johannes Fritz, capo del progetto e pilota, afferma: «Il volo sopra le Alpi e gli Appennini è stato anche per me una nuova avventura. Questi immensi spazi e le montagne lontane sotto di noi, con gli uccelli che ci seguivano in formazione di volo così vicini da potere toccare, è stata una sensazione quasi surreale. Penso che gli uccelli a questa altitudine abbiano avuto una visuale ottimale che li aiuterà in futuro a trovare la loro dimora invernale».

«Dopo un solo giorno dall’arrivo nel territorio dove passeranno l’inverno, i giovani Ibis hanno incontrato altri uccelli della stessa specie. Nella zona di svernamento sono presenti 66 Ibis eremita.  Altri 19 uccelli saranno pronti per migrare dalle Alpi a nord di Salisburgo verso la Toscana nelle prossime settimane. I giovani che sono arrivati quest’anno rimarranno per circa due anni in Toscana prima di migrare di nuovo, ma successivamente si ritiene che saranno in grado di migrare autonomamente nell’area di riproduzione al nord».

L’Ibis eremita era presente in Europa centrale fino al sedicesimo secolo, quando ha iniziato ad estinguersi a causa della forte pressione venatoria. Il ripopolamento in Europa è reso possibile anche dalle creazione di aree di reintroduzione nel nord delle Alpi: Burghausen nella Baviera, Kuchl a Salisburgo e prossimamente in Baviera nell’area del Bodensee. L'obiettivo è un numero di 120 individui alla fine del progetto, e dopo questa migrazione il traguardo è più vicino.

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