Caso Volkswagen, già 5300 domande per la class action di Altroconsumo
Sono 5.300 le richieste di adesione alla class action contro Volkswagen raccolte finora da Altroconsumo. «Solo l’inizio», secondo l’associazione dei consumatori che ricorda che tutti gli automobilisti coinvolti (le stime indicano da 600.000 a 1 milione in Italia) possono preaderire sul sito.
Rivendicando di aver sollevato il caso «per prima, un anno fa», Altroconsumo ha scritto alla filiale italiana del gruppo che ha a sua volta replicato chiedendo di «consentire che l’azione degli organi amministrativi faccia il suo corso». Insomma, secondo quanto scrive l’associazione in una nota, «che i consumatori aspettino».
Volkswagen, si legge nella nota, «sostiene che per le informazioni disponibili al momento, le richieste di Altroconsumo non appaiono fondate su dati e riscontri oggettivi, definendole affrettate. Insomma, dopo aver ammesso il dolo e aver venduto ai consumatori auto che non avevano caratteristiche dichiarate, producendo così danni all’ambiente invece di evitarli, rendendo gli automobilisti untori inconsapevoli, Volkswagen detta in prima persona i tempi dell’intervento, ignorando le richieste di chi è stato indotto all’acquisto ingannevolmente».
«La strada dell’azione collettiva risarcitoria è quella obbligata: - insiste Altroconsumo - ottenere l’accertamento della responsabilità di Volkswagen e la condanna al risarcimento del danno o anche alla restituzione in termini di riduzione del prezzo».