Ztl allargata a Trento Favorevoli e contrari
«Non parteggio per chi vuole chiudere l'area al traffico né per chi vuole riaprirla: questa scelta è stata fatta dalla città in modo consapevole. Riteniamo che il passaggio sia avvenuto con la massima trasparenza».
Carlo Biasioli, vicesindaco ed assessore alla mobilità, non nasconde che qualche problema potrebbe manifestarsi con l'allargamento della Ztl a Trento in via Galilei, via Roggia Grande e via Calepina.
«Per questo monitoriamo la situazione: abbiamo in programma riunioni domani e dopodomani (oggi e domani, ndr) per capire come si sta procedendo ed ogni 15 giorni verificheremo gli sviluppi. Abbiamo chiesto ai commercianti ed ai residenti di comunicarci eventuali problemi. I pediatri che hanno l'ambulatorio in quella zona ci hanno già manifestato le loro esigenze». Sì, al dialogo, ma su un punto il vicesindaco è fermo: «In questo momento non si può tornare indietro. Più avanti si vedrà: dobbiamo trovarci pronti quando entreranno in funzione i varchi elettronici».
Il passo indietro chiesto dai commercianti sarebbe solo parziale: l'apertura alle auto della ztl per alcune ore al giorno, per permettere ai clienti di arrivare con i propri mezzi vicino ai negozi e per agevolare i rappresentanti.
«Della chiusura al traffico di questa area si è iniziato a parlare nei primi anni 2000 - prosegue Biasioli - Nessuno vuole castigare nessuno: cercheremo di trovare soluzioni con il buon senso, ma sempre nel rispetto delle normative». Sul timore manifestato dai commercianti riguardo al rischio di isolamento e di degrado, Biasioli evidenzia che l'idea dell'amministrazione comunale è di riqualificare l'area con eventi e manifestazioni. «Gli appuntamenti non saranno solo legati a piazza Duomo e piazza Fiera» promette.
Difficile, però, migliorare l'umore di chi ha accolto l'allargamento della ztl come un «funerale», con tanto di manifesti listati a lutto. «Alcuni clienti mi hanno già salutato: non verranno più da me. Passavano il mattino presto in auto, prendevano il giornale e andavano al lavoro. Ora, con la strada chiusa, non lo potranno più fare» spiega Fabrizio Pedrolli dell'edicola storica di via Galilei (l'azienda è nata nel 1955). «Ho già notato un calo di clienti dalle 8 alle 10 del mattino e dalle 13 alle 16 - prosegue - Ora dovrò rivedere l'organizzazione della mia attività. Ho sempre lavorato 14 ore al giorno, ma sto valutando di chiudere qualche ora nel pomeriggio. Se non c'è gente è inutile tenere aperto. Questa è un'area non strettamente commerciale: è una zona di servizio».
Dalla parte dei commercianti si schiera il consigliere comunale della Lega Devid Moranduzzo: «Il rischio è che la zona possa subire un declassamento, come piazza Santa Maria». È pronto al confronto il presidente della Commissione urbanistica comunale, Emanuele Lombardo. «Si tratta di un provvedimento del 2010 - evidenzia - all'inizio qualche disguido sarà inevitabile, ma l'amministrazione ha tutto l'interesse a chiarirsi ed a fornire le informazioni a commercianti ed a residenti».
IL COMITATO PRO ZTL
Una trentina di residenti e commercianti del centro storico cittadino si sono dati appuntamento nel pomeriggio di ieri per festeggiare, presso l'«Old bar», l'introduzione della ztl nel quadrilatero urbano formato da via Galilei, via Roggia Grande, Via Mantova e via Calepina.
L'iniziativa, finalizzata a mostrare come non tutti gli abitanti della zona fossero contrari al provvedimento dell'amministrazione comunale, è stata organizzata dallo stesso comitato di cittadini che, per oltre un decennio, ha promosso la chiusura delle strade centrali al traffico. Per l'occasione, il comitato ha creato un manifesto, dall'eloquente titolo «Tolto un neo dal cuore della città», e un adesivo «I love Trento».
«Oggi - ha detto l'avvocato Gianfranco De Bertolini durante l'incontro - abbiamo trascorso una giornata tranquilla come non succedeva ormai da molti anni. Sembra quasi di essere finalmente tornati all'epoca in cui la maggior parte dei trentini si muoveva a piedi. Grazie all'estensione della ztl nell'ultimo uncino urbano, siamo tornati ad una dimensione umana del centro città, preclusa per molto tempo da un sentimento di paura generalizzata. Con la chiusura delle strade al traffico, non solo abbiamo uno spazio nuovo per la vita pubblica, ma ci guadagnamo tutti in salute e in tranquillità».
Nel corso dell'iniziativa, che ha visto la presenza di molti abitanti e professionisti che lavorano nel quartiere, sono stati elencati tutti gli aspetti positivi del provvedimento di chiusura delle strade: dalla vivibilità dello spazio urbano, alla valorizzazione degli stessi esercizi commerciali, dalla riduzione di smog ed inquinamento acustico alla creazione di nuovi luoghi di aggregazione per la cittadinanza. «Malgrado i malumori suscitati da parte di alcuni - ha concluso Manuela Baldracchi, una delle promotrici del comitato - siamo convinti che l'estensione della ztl permetterà una valorizzazione degli esercizi commerciali della zona, che finalmente torna al suo impianto originario. Prima, infatti, l'anello veniva percorso spesso da persone in cerca di parcheggio, mentre ora diventerà una parte integrante del centro storico pedonale».