L'accusa di Mountain Wilderness «Ecco i danni fatti dai quad»
Dopo la protesta di domenica, con un presidio in Val Fredda, Mountain Wilderness continua la sua denuncia contro il «Raduno quad in quota» che nel weekend si è tenuto nelle Dolomiti con partenza da Falcade. Ieri gli ecologisti hanno pubblicato su Facebook alcune foto che secondo loro mostrano «i danni fatti dal passaggio dei mezzi» nella zona sotto Col Margherita.
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Mountain Wilderness rimarca innazitutto il successo della sua protesta: «All’inizio della val Fredda, circondati da un cospicuo nucleo di forze dell’ordine, gli ambientalisti hanno ribadito le motivazioni culturali e etiche che reggono l’iniziativa e la necessità di non lasciare passare un precedente tanto grave. Per disposizioni della questura, è stato vietato ai manifestanti di muoversi al di fuori di un ambito circoscritto, impedendo di fatto di documentare con immagini e video il penoso incedere di decine di quad rombanti (le foto che vedete ci sono state spedite da amici e curiosi). È paradossale - dicono - come nelle Dolomiti, patrimonio Unesco, venga limitata la libertà di chi, con le proprie gambe e con la propria voce, manifesta il proprio dissenso, mentre venga permesso a un raduno di quad di spadroneggiare su chilometri di sentieri».
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La modifica del percorso - dicono gli ambientalisti - «ha permesso di salvare da notevole degradazione dell’ambiente naturale l’intero fragile versante della Val Fredda».