Aumentano le temperature È già allarme zanzara tigre

L’anno scorso, dopo l’estate calda e con le temperature rimaste elevate anche nella primavera successiva, la presenza di zanzare tigre e la massiccia quantità di uova si erano manifestati già a maggio.

E anche per la primavera appena iniziata la situazione dovrebbe essere analoga, visto l’aumento delle temperature da metà di questo mese. «Se andrà avanti così - sottolinea Valeria Lencioni, responsabile al Muse per il monitoraggio della zanzara tigre - si dovrà iniziare con la disinfestazione, di competenza del Comune, attorno alla metà di maggio, mentre l’attività degli insetti ce la aspettiamo da fine maggio inizio giugno». Soprattutto, sottolinea l’esperta del Muse, se le temperature rimarranno elevate anche a settembre e ottobre come negli anni passati, la durata del problema zanzara tigre sarà molto più lunga in termini di mesi di attività e fastidio da sopportare.


«Fondamentale - ricorda Lencioni - sarà l’aiuto e la collaborazione dei cittadini, accanto all’attività di trappole per le uova e a quella, novità di quest’anno, per gli insetti adulti».

A seguito dei casi di malattie segnalate e che vengono trasportate da zanzare diverse da quella tigre (come i casi di malaria segnalati annualmente, la Dengue o l’allarme sulla Zika), quest’anno si abbinerà la caccia alla zanzara tigre a quella verso altre tipologie di insetti, come l’aedes japonicus e l’aedes koreicus, oltre alla più pericolosa, l’aedes anofeles che trasmette il virus della malaria. La situazione nel 2017 ha visto un aumento delle uova registrate nella quarantina di siti dove sono state poste le trappole.

Ad esempio, ai giardini di San Marco si è passati da 41 a 102 uova segnalate mediamente per ciascuna delle 25 settimane di rilevazione tra marzo e ottobre, in via Milano si è saliti da 22 a 30, in via Gramsci da 20 a 117, al giardino di via Einaudi da 59 a 74, al centro Civico di Cognola da 16 a 57, anche se in altre zone ci sono stati dei cali. «È importante che i cittadini collaborino per contrastare lo sviluppo del fenomeno favorito dal meteo caldo - spiega Lencioni - Anche quest’anno se ci sarà un’azione congiunta efficace tra Comune e abitanti, non è detto che, nonostante il tempo favorisca il loro sviluppo, non si riesca a contenere lo sviluppo della zanzara tigre».


Realisticamente l’eliminazione della zanzara tigre è difficilmente perseguibile, spiegno dal Comune, ma è possibile rallentare significativamente l’estensione dei focolai attuando anche nelle aree private delle semplici e periodiche operazioni. È indispensabile infatti che la lotta all’insetto sia condotta anche e soprattutto dai cittadini nelle proprie aree, poiché la mancata manutenzione ordinaria degli spazi verdi privati può vanificare quanto posto in essere dall’amministrazione.


«In particolare ci si riferisce a piccoli accorgimenti quali evitare ristagni d’acqua, ad esempio nei sottovasi, innaffiare orti e giardini direttamente con pompe d’acqua senza mantenere riserve a cielo aperto, coprire accuratamente vasche e bidoni inamovibili per l’irrigazione, evitare di lasciare materiali, oggetti, recipienti scoperti che possano riempirsi d’acqua piovana, sensibilizzare ed informare i propri vicini di quanto si sta facendo, assicurarsi che le grondaie siano pulite e non otturate, introdurre le pastiglie antilarvali, reperibili presso i negozi specializzati e le farmacie, nelle caditoie presenti nei piazzali e, se si possiedono vasche e fontane ornamentali, introdurre pesci rossi» sottolinea il Comune. Che aggiunge: «I dati del monitoraggio dimostrano che nelle zone dove la zanzara tigre è presente da più tempo, e quindi i cittadini hanno posto in essere le buone pratiche sopra riportate, si assiste al contenimento della presenza dell’insetto».


Altra novità di quest’anno il progetto citizen science per coinvolgere nel monitoraggio della presenza della zanzara tigre anche gli abitanti delle zone collinari oltre i 600 metri. «Ci sono state segnalazioni da Sopramonte, ad esempio, di insetti. Vogliamo capire se sono presenti in loco o se sono invece stati trasportati magari in auto da chi vi abita» conclude Lencioni. Il prossimo 7 maggio ci sarà un incontro tra esperti, Comune e farmacie per fare il punto sulla situazione.

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