Dossier shock sui lupi «Troppi attacchi agli animali»
Un dossier di 115 pagine con 227 foto di animali sbranati da branchi di lupi nelle zone montane del Veneto e del Trentino Alto Adige negli ultimi 5 mesi. Il capogruppo della Lega al Parlamento Europeo Mara Bizzotto ha consegnato questo «dossier choc» direttamente nelle mani del Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan durante un incontro a Bruxelles sul futuro dell’agricoltura nelle zone di montagna.
Se la Lega chiede all’Ue di cambiare la direttiva, una richiesta di agire in fretta al governo di Roma (M5S e Lega) arriva da Herbert Dorfmann, europarlamentare della Svp. «Già con la direttiva attuale è possibile definire un quadro di abbattimenti annui - spiega - come fa ad esempio la Francia, dove si abbatte il 10% della popolazione totale dei lupi. Se volesse farlo, anche il governo nazionale potrebbe applicare la direttiva Ue in questo senso». Dorfmann sottolinea, ad esempio, che «in Francia se un allevatore si trova di fronte a un lupo che attacca le sue bestie può abbatterlo e questo capo viene sottratto dal numero di abbattimenti programmati nell’anno. In Italia invece non si fa nulla in questo senso, e così gli allevatori sono giustamente arrabbiati».
Unica nota positiva che indica un possibile cambio di direzione sul lupo, il fatto che, finora, le due leggi di Trento e Bolzano non sono state impugnate. «Il fatto è che lo status di tutela del lupo oggi in Europa va abbassato perché oggi se ne contano 20.000 quando erano pochissimi quando è stata introdotta la direttiva» sottolinea Dorfmann.
Dalla Lega arriva invece una richiesta alla Ue di cambiare le norme. «L’Europa accolga le richieste dei nostri allevatori e delle nostre Regioni e modifichi urgentemente la Direttiva Ue Habitat che garantisce al lupo lo status di specie protetta - dice l’europarlamentare Bizzotto al Commissario Hogan - La Commissione Ue deve dar seguito alla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo e consentire alle Regioni di mettere in atto piani di contenimento, cattura e abbattimento selettivo di questi lupi che ogni giorno causano vere e proprie stragi di bestiame e animali, provocando danni pesantissimi ai nostri allevatori e all’intero ecosistema montano nelle zone dell’Altopiano di Asiago, della Lessinia in provincia di Verona, del Bellunese e nelle aree del Grappa in provincia di Treviso e Vicenza».
Secondo Bizzotto «non c’è più tempo da perdere e la Commissione Ue si deve dare una mossa, perché l’unica soluzione concreta passa necessariamente da una modifica della normativa europea con il conseguente via libera dell’Unione europea alla cattura e all’abbattimento selettivo di questi lupi che, lo ricordo, non sono a rischio estinzione e che oggi sono persino troppi e provocano danni ingentissimi».