Translagorai, assemblea Sat ma ci saranno i contrari
Dopo le polemiche e gli attacchi, la Sat promuove questa sera a Trento un dibattito pubblico intitolato «Porte aperte sul progetto Translagorai - tutta la cittadinanza è invitata». Come afferma un comunicato della Sat «L’operazione ascolto ed approfondimento sia all’interno dei propri organismi interni, che al tavolo tecnico presso la PAT sul progetto TransLagorai, prosegue. In questa fase in cui il dibattito è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della politica, la SAT intende intraprendere un’operazione “porte aperte” sia nei confronti dei propri soci, che di tutti coloro che vorranno conoscere nel dettaglio come è nata la richiesta di partecipazione della SAT da parte dei soggetti proponenti e con quali scopi la SAT ha accettato questa sfida, oltre a tutti gli aggiornamenti che emergono e che potranno emergere in futuro nei vari livelli di sviluppo del progetto».
Una iniziativa voluta dalla Presidente Anna Facchini «per testimoniare quanto siano importanti per il sodalizio il dialogo ed il confronto, anche con la cittadinanza, perché quel processo partecipativo passato in sordina un anno e mezzo fa, possa finalmente trovare spazio».
Appuntamento quindi oggi alle 20, allo Spazio Alpino, in via Manci 57 a Trento, per un incontro con la popolazione dedicato al progetto TransLagorai. Tutti coloro che vorranno esporre le proprie opinioni, i propri dubbi, siano essi associazioni, alpinisti, soci SAT, o singoli cittadini appassionati di montagna, sono invitati a partecipare. «”Libertà è partecipazione” – sostiene la Presidente - come recita una indimenticabile canzone di Giorgio Gaber, un enunciato nel quale crede e che intende iscrivere a metodo di lavoro del proprio mandato. Non è la prima occasione di discussione pubblica che la SAT promuove, furono invitate a fine settembre tutte le associazioni ambientaliste del territorio, ma solo due parteciparono».
L’auspicio della presidente è che «chi scrive sui social, oppure lettere, ai quotidiani, alla SAT, possa partecipare ad un momento di confronto pubblico e aperto, che la SAT ritiene molto utile e importante.
La protesta tout court infatti, se non riesce a sfociare in uno scambio di opinioni e in un confronto sereno e costruttivo, è come un corso d’acqua ingrossato – osserva Facchini - che aumenta di dimensioni e di intensità man mano che scende a valle, creando solo danni, per usare una metafora relativa agli eventi degli ultimi giorni. Se invece il corso d’acqua troverà il proprio percorso e potrà sfociare nel proprio lago, io credo che nulla di così terribile potrà profilarsi all’orizzonte».
Approfittiamo pertanto di questa comunicazione per rivolgere un invito – conclude Anna Facchini - «venite in SAT e confrontiamoci, le porte sono e rimangono sempre aperte».
E infatti la trasferta si sta organizzando da una settimana: moltissimi appartenenti al gruppo facebook «Giù le mani dal Lagorai!» (che conta oltre 18 mila iscritti, intendono partecipare e lo faranno con volantini (che sono stati distribuiti in val di Fiemme in questi giorni), ma anche con un «distintivo» applicato alle maglie e alle giacche. Non parleranno tutti: «La Sat ha scelto di farlo in una sala da 60 posti, come pensano di fare? Noi porteremo più gente possibile, ma solo due o tre di noi - autorizzati - parleranno, per non creare confusione».
I «dissidenti» sono agguerriti, porteranno progetti già pronti e mai presentati in pubblico, e critiche puntuali sul progetto che - dicono - «è un favore agli speculatori, il Lagorai deve restare com’è».