C'è una lince in Val Lorina, ed è l'unica del Trentino
Mentre il presidente Fugatti attende con trepidazione il via libera del Ministero per il «prelievo» dei lupi (che però il ministro Costa non vuole concedere), si fa il punto sui grandi carnivori in provincia di Trento. Con gli orsi praticamente fermi a causa del freddo, vi è però la conferma della lince in Trentino. È il bilancio dell’attività di controllo della fauna selvatica effettuata a cavallo tra 2018 e 2019 dal Servizio foreste e fauna.
I mesi di dicembre e gennaio hanno registrato il rallentamento pressoché totale delle attività da parte degli orsi. Gli ultimi dati di attività risalgono alla fine di dicembre (bassa valle dei Laghi).
«I plantigradi sulle Alpi trascorrono il cuore dell’inverno in tana, in stato di letargìa o, in rari casi, effettuando spostamenti molto limitati - spiega il Servizio Foreste e Fauna sul sito della Provincia - I lupi sono stati invece segnalati regolarmente a volte anche nelle immediate vicinanze di centri abitati (ad esempio in alta val di Fassa ed in alta val di Non). Ciò avviene prevalentemente di notte e può comprensibilmente preoccupare parte della popolazione. L’amministrazione ha disposto, come è noto, il coinvolgimento delle autorità di pubblica sicurezza ed un’intensificazione del monitoraggio e del presidio, nonchè il raccordo costante con il ministero dell’ambiente».
Sono le fanose «ronde», che una volta avvistati gli animali devono chiamare il numero di Centrale Unica Emergenza 112 e avvisare le «squadre speciali».
Per quanto riguarda infine la lince il monitoraggio condotto nelle montagne della val d’Ampola (tra il basso Chiese e la val di Ledro) dal personale forestale di zona coadiuvato anche da qualche volontario, ha consentito di fotografare ancora una volta l’esemplare B132 (nella foto), di quasi 13 anni di età, 11 dei quali trascorsi in Trentino. L’esemplare è stato fotografato l’11 gennaio in val Lorina. La lince ripresa rimane per ora l’unico esemplare del quale c’è certezza in provincia.