Domani grande festa a Campiglio per i 90 anni di Cesare Maestri
La vetta, stavolta, è davvero "alta": Cesare Maestri , «il Ragno delle Dolomiti» come fu soprannominato da un altro grande, Dino Buzzati, raggiunge domani i 90 anni di vita.
Un traguardo che non può non essere celebrato e infatti, alle 18, la Sala della Cultura a Madonna di Campiglio si riempirà per festeggiare uno dei più grandi protagonisti dell'alpinismo, con all'attivo oltre 3.550 scalate in Italia e nel mondo.
Presente sarà il fior fiore dell'alpinismo trentino, di oggi e di ieri: da Sergio Martini a Maurizio Giarolli, Elio Orlandi, Carlo Claus, Almo Giambisi, Marco Furlani, i fratelli Franchini, oltre agli amici più cari Franco Giovanni, Mario Cristofolini, Franco de Battaglia.
Durante la festa, aperta a chiunque vorrà partecipare, sarà proiettata l'anteprima del docufilm "Le vie del Cesare"al quale sta lavorando il giovane alpinista campigliano Silvestro Franchini insieme a Matteo Pavana (film maker) e Marco Benvenuti (produttore): il documentario comprende anche un'ampia intervista al grande alpinista trentino, filmati storici e nuove riprese lungo le vie aperte da Maestri sulle Dolomiti.
«Molte di queste - spiegano gli ideatori - sono tutt'oggi poco conosciute. Attraverso questa video-produzione cerchiamo anche di comprendere le motivazioni dell'alpinismo del passato mettendole a confronto con quelle di oggi. L'obiettivo è raccontare le scalate dolomitiche di Cesare e illustrare come esse sono viste e percorse ai nostri giorni».
Quello di domani sarà non solo un pomeriggio per celebrare un compleanno importante, ma anche l'occasione per ascoltare l'appassionata narrazione di una leggenda dell'alpinismo, classe 1929, che per primo ha percorso in discesa e senza corda vie di sesto grado, dopo aver iniziato a scalare, quasi per caso, nel 1949.
«La prima scalata - racconta Maestri - è stata la "normale" della Paganella. Mi ci portò Gino Pisoni, presidente nazionale delle Guide alpine, e non appena misi le mani sulla roccia, capii che quello sarebbe stato il mio mestiere».
E lo ha anche messo nero su bianco, il Cesare Maestri scrittore, questo forte legame con la montagna e questo talento che lo ha accompagnato dalla giovinezza, questo essere alpinista nel profondo dell'anima e per tutta la vita: «Le montagne sono per me quello che i colori e la tela sono per il pittore, il treno per il macchinista, il teatro per l'attore, il tornio per l'operaio, il pianoforte per il compositore, il piccone per il manovale».
La festa-incontro di domani è organizzata dalle Guide Alpine di Madonna di Campiglio insieme ai comuni di Pinzolo e Tre Ville, alla Pro loco e alla Sat di Madonna di Campiglio con la collaborazione dell'Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena. Anche la Sat trentina si unisce a tutta la comunità rendenera e trentina «in un affettuoso augurio a Maestri - scrive il direttivo -, sulle cui orme si sono messi in tanti, per emulare o superare i suoi risultati».