Il ministro Costa tifa per l'orsa JJ4 che ha ribattezzato "Gaia" e diffida Fugatti: «Non abbattetela»
Si chiama JJ4 ed è una femmina di 14 anni l’orso che lo scorso 22 giugno ha attaccato due uomini, padre e figlio, sul monte Peller, in Trentino. E’ figlia di Jurka, un altro esemplare che aveva dato problemi ed è stato allontanato, ora si trova in un parco in Germania.
L’identificazione - hanno reso noto ieri i vertici della Provincia - è stata possibile grazie alle analisi genetiche condotte sui campioni organici, macchie di saliva presenti sui vestiti delle due persone aggredite e rimaste ferite. E dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa arriva un accorato appello: «Non uccidetela non se lo merita».
Gli specialisti dell’Unità di ricerca di genetica di conservazione della Fondazione Edmund Mach (Fem) di San Michele all’Adige hanno così stabilito che il Dna presente sull’abbigliamento corrisponde a quello dell’orso JJ4, che è una delle figlie di Jurka, uno dei primi esemplari sloveni del progetto Life Ursus, catturata nel 2007 perché considerata problematica e infine spostata nell’oasi naturalistica nella Foresta Nera, in Germania. Non è stato al momento possibile accertare se JJ4 è accompagnata da cuccioli, ha precisato l’assessore all’ambiente Giulia Zanotelli. Un dettaglio non da poco considerando il fatto che l’atteggiamento aggressivo dell’orsa potrebbe essere stato provocato proprio dalla presenza dei piccoli e da un tentativo di difesa deciso dalla madre spaventata dalla presenza degli umani.
Grazie a questa identificazione, il destino di JJ4 sembra segnato, almeno secondo quanto stabilito dalla Provincia di Trento che, all’indomani dell’aggressione, ha emanato un’ordinanza che prevede la cattura finalizzata al suo possibile abbattimento. Ipotesi fermamente contestata dalle associazioni ambientaliste e animaliste e sulla quale è contrario anche il ministro dell’ambiente Sergio Costa che è pronto ad impugnare il provvedimento.
«Come avevo intuito l’orso che in provincia di Trento ha aggredito le due persone 10 giorni fa è in realtà un’orsa.
Ancora non si sa se ha dei cuccioli o no ma in qualunque caso non abbattetela. Perfino chi è stato aggredito ha lanciato lo stesso mio appello», scrive Costa in un post su Facebook, annunciando una diffida al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, «perché si fermi». Il ministro dà anche un nome all’orsa: «Mi piace chiamarla Gaia, come la Madre Terra. Non uccidetela».
Intanto Fugatti, ha detto che per JJ4 verrà attuata la stessa procedura impiegata per l’abbattimento nel 2017 di KJ2, un altro orso che aveva aggredito un uomo. In quel caso l’ordinanza di abbattimento era stata firmata dall’allora presidente della Provincia, Ugo Rossi. «La gestione degli orsi sul nostro territorio inizia ad essere difficoltosa per il numero di esemplari presenti. Abbiamo già informato della cosa il ministro dell’ambiente Sergio Costa», ha detto oggi Fugatti.
La Provincia fa sapere che «ora saranno avviate le attività di cattura finalizzate a rendere possibile il riconoscimento e la localizzazione dell’esemplare, anche attraverso la conduzione di ulteriori analisi genetiche i cui tempi non è possibile determinare in considerazione delle oggettive difficoltà tecniche».
Sotto, il post del ministro Costa