Quanti anni "umani" ha il tuo cane?
Lo studio dell'Università della California
Quanto dimostra il tuo cane in ‘anni umani’? Il gioco universalmente accettato da tutti invita a calcolare l’età canina in multipli di 7 anni rispetto a quella umana ma la vecchia regola non sembra valere più. I cani invecchiano ancora più velocemente e un cucciolo di un anno in realtà può corrispondere ad un umano di 30 anni, mentre un bel cagnolino di quattro anni avere una "età umana’" paragonabile ad un cinquantenne.
Lo hanno scoperto gli scienziati della University of California, San Diego, che oggi su Cell Systems hanno pubblicato un aggiornamento ad uno studio curioso nel quale hanno messo a punto la prima formula scientifica obiettiva per contare gli anni di Fido paragonandoli ai nostri. Gli autori hanno anche disegnato un grafico emblematico e divertente dove ognuno può calcolare l'età del proprio cane paragonandola con quella umana, prendendo come riferimento l'età dell'attore e regista Tom Hanks che di anni quest'anno ne ha compiuti 63.
Per fare la curiosa scoperta i ricercatori hanno sottoposto a dei test epigenetici (che incrociano l’influenza dell’ambiente e dello stile di vita sul genoma) un gruppo di Labrador, fra i cani più diffusi e amati al mondo che godono perciò di uno stile di vita sano e ben monitorato. Nonostante ciò questi cani invecchiano velocemente e la curva della senescenza inizia rapidamente, fin dalla nascita. Non tutti invecchiano allo stesso modo, certamente, ma gli autori invitano i veterinari a considerare questo tipo di senescenza più veloce di quanto non pensato fino ad oggi.
Certo, il limite dell’indagine è legato all’avere monitorato solo una razza canina ma i ricercatori avvieranno nuovi controlli su alte tipologie e comunque l’osservazione dimostra che i fattori ambientali e lo stile di vita incidono eccome sulla vita dei cani, proprio come su quella dei loro padroni. Forse una volta sia esseri umani che cani si muovevano di più e valeva la regola dei multipli di sette per il migliore amico dell’uomo, oggi invece siamo tutti più sedentari e anche il cane è colpito dagli acciacchi tipici dell’immobilità. Ne è convinto Massimo Perla, addestratore, responsabile nazionale gruppo cinofili di Csen e responsabile internazionale ‘agility dog’ per Fidasc, che spiega: “I cani nascono come collaboratori degli uomini e sono stati selezionati per cacciare, nuotare o badare ai greggi, ancora per fare la guardia ma il nostro stile di vita è profondamente cambiato e così il loro. L’invecchiamento canino si previene facendo fare loro più movimento. Non sono nati per fare la passeggiatina sotto il palazzo, magari col padrone che consulta il cellulare e il povero cane che tira il guinzaglio pur di muoversi un po’. Per mantenere il cane in forma è necessario fargli svolgere attività fisica insieme a noi”.
Fra gli sport canini che incrementano l’agilità e la forma fisica l’esperto raccomanda alcune specialità mutuate da concorsi di tipo agonistico come i corsi ‘agility dog’ con percorsi ed attrezzi e le corse ‘cani-cross’ in cui cane e padrone corrono insieme con un guinzaglio elastico. “Non portare però Fido a correre sull’asfalto, - raccomanda Melosi. - I cani devono correre su sentieri sterrati”.
Ottimi anche gli sport acquatici, dal nuoto ai tuffi. “Il cane sedentario abita con una famiglia di umani altrettanto sedentari e gli acciacchi si sentono prima” sentenzia l’addestratore.