Vaia, a due anni dalla tempesta si lavora per i ripristini nei boschi devastati del vento
Un milione e mezzo di piantine destinate ai boschi trentini saranno prodotte nei prossimi 4 anni, dopo i 4 milioni di metri cubi di alberi schiantati dalla tempesta Vaia di due anni fa.
Circa i tre quarti del legname crollato sono stati avviati all'utilizzazione, mentre prosegue il monitoraggio fitosanitario con 220 trappole a copertura dell'intero territorio provinciale per contrastare la diffusione del bostrico. Lo rende noto la Provincia.
Tra il 2019 ed il 2020 c'è stato un forte potenziamento dell'attività vivaistica, con l'obiettivo di raggiungere in breve tempo un quantitativo annuo di 500.000 piantine. La previsione è di produrre 1,5 milioni di alberi da mettere a dimora nelle aree più a rischio al fine di proteggere il territorio e contenere il rischio di smottamenti.
"A due anni da Vaia, ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito e stanno ancora lavorando per rimarginare la ferita lasciata dalla tempesta. Il primo pensiero va a Denis e Michela, giovani vittime, strappate alle loro famiglie", afferma l'assessore all'agricoltura, foreste, caccia e pesca, Giulia Zanotelli.
Riassumendo in numeri di quanto fatto nel biennio del dopo Vaia - ricorda la Provincia - sono stati riportati a piena funzionalità oltre 2.000 chilometri di strade forestali e realizzati 84 nuovi piazzali per il deposito di legname per una spesa totale fin qui sostenuta pari a poco più di 11,5 milioni di euro. È stato venduto o avviato all'utilizzazione circa il 76 % del legname schiantato effettivamente esboscabile, sono stati attivati oltre 30 corsi di formazione di vario genere al fine di garantire un lavoro in sicurezza per 400 operatori del settore forestali.