La Sat in assemblea "remota": iscritti calati di 1700 unità, le casse sono in rosso
Un’assemblea telematica e «lampo» (durata una ventina di minuti, con relazioni, bilanci e documenti pubblicati online e approvati per voto tramite notaio) per la Sat, quella di questo difficile 2020. Lo storico sodalizio di via Manci nel 2022 festeggerà i 150 anni di attività.
Nel 2021 scade il mandato della presidente Anna Facchini e del direttivo.
Presso la Casa della Sat, in presenza, sabato c’erano solo la presidente Facchini, il direttore Claudio Ambrosi e la notaia Eliana Morandi, rappresentante designata dei delegati. Delegati e soci che hanno potuto seguire l’assemblea in diretta sui social. Sono stati approvati via voto in busta chiusa, nelle scorse settimane, i bilanci e le relazioni, e votati i cinque componenti della commissione elettorale che l’anno prossimo presiederanno alla selezione dei candidati: sono stati eletti Emanuela Pedrotti (183 voti), Riccardo Giuliani (164), Franco Gioppi (140), Cesare Pirrotta e Aldo Refatti (124 ciascuno).
L’assemblea dei delegati del Cai nazionale quest’anno non si terrà. Nell’anno della pandemia la Sat, che è articolata in 87 sezioni e può contare su 33 rifugi, ha visto ridotta e azzerata, a seconda dei periodi, la propria attività sociale, culturale, naturalistica, escursionistica. I soci sono diminuiti di 1.700 unità rispetto ai 27.000 registrati nel 2019. La riduzione dei tesseramenti e i minori introiti e ricavi dai rifugi (ad operatività ridotta, contingentata o chiusi per lunghi periodi) ha portato a un inedito disavanzo.
Per i rifugi più in alta quota che non hanno beneficiato dello scialpinismo primaverile e per quelli a bassa quota, ad apertura annuale, che puntano molto sulla ristorazione, rimasti chiusi in primavera e autunno, il crollo degli incassi è stato notevole. «Con fatica e con stress – ha rimarcato la presidente Facchini – i gestori hanno raggiunto quasi tutti una tenuta almeno durante l’estate».
A proposito di rifugi, si punta a inaugurare in primavera il rinnovato Boè mentre in estate dovrebbero cominciare i lavori al Mandron.
Per il Tonini si aspetta l’approvazione del progetto da parte del Comune di Baselga Piné mentre il consiglio centrale della Sat sta programmando la ristrutturazione del Campedie.
Il Covid ha portato di attualità la necessità di ristrutturare e rimodulare gli spazi di accoglienza e ospitalità nei rifugi, trasformando i tradizionali cameroni in unità più piccole, per consentire il pernottamento senza promiscuità.
Non si è fermato il lavoro di ripristino dei sentieri danneggiati dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018: se nel 2019 i sentieri compromessi ammontavano a circa mille km, alla fine del 2020 sono inagibili solo 169 km. Nel 2020 è stato rinnovato il sito, è stato avviato il tesseramento online e si è puntato sempre di più sulla comunicazione digitale e social, attraverso una figura professionale dedicata.
La presidente Facchini punta sulle partnership con aziende private e sponsorizzazioni (come già fatto con la fiemmese La Sportiva; l’accordo è pluriennale), per «diversificare le fonti di finanziamento e non dover puntare tutto sui contributi pubblici a fondo perduto».