Rifugio Potzmauer, Roberto Leonardi lascia, aperto il bando per la nuova gestione
Finisce un’epoca, ma a 70 anni il mitico «Rob» cede il passo: le domande entro il 15 maggio, l’affitto annuale poco più di 10 mila euro (il primo anno, ridotti)
ALTAVALLE. Svolta in vista, per il rifugio Potzmauer sopra Grumes. Epocale, in un certo senso, dato che a fine stagione Roberto Leonardi lascerà la gestione della struttura, tra le più amate della Val di Cembra.
Leonardi, che a fine maggio compirà settant'anni, ha deciso di dire stop, dopo aver accompagnato la vita del rifugio - che sorge a 1.300 metri di quota, in una splendida, vasta radura tra i boschi sopra Grumes, a cavallo tra i colli cembrani e la Bassa Atesina - fin dalla sua apertura, undici anni fa.
«Ormai sono in pensione da due anni - spiega Leonardi - il peso degli anni si fa sentire e, senza dubbio, anche l'ultima annata segnata dalla pandemia non ha aiutato. È il momento giusto per chiudere questo capitolo».
Nei giorni scorsi la Sviluppo Turistico Grumes ha così pubblicato il bando di gara per la gestione del rifugio a partire dal novembre prossimo. La società è sorta nel 2007 per coordinare la gestione e la promozione delle strutture di proprietà pubblica destinate allo sviluppo dell'economia turistica dell'alta Valle di Cembra e, nel 2009, aveva curato il restauro e la riconversione di una malga dismessa facendone quello che è poi diventato il Potzmauer, attivo dall'anno successivo.
Roberto Leonardi assieme ai familiari e collaboratori in questi anni ha saputo trasformarlo in un punto d'approdo sicuro per tutti coloro che erano alla ricerca di buona cucina, tradizioni, convivialità genuina, il tutto immerso nella natura raggiungibile con camminate alla portata di tutti. Basti ricordare la festa della fisarmonica - strumento da sempre amato dal sessantanovenne, a cui è sempre piaciuto allietare i suoi ospiti - o la Yurta, la tenda mongola allestita nel prato nei pressi del rifugio.
A ottobre, per Roberto Leonardi si concluderà un percorso - quello da rifugista - legato non solo al Potzmauer. Dal giugno 1991, per diciannove anni, aveva infatti gestito il Marchetti, sul monte Stivo. Una curiosità, anche in quel caso Roberto era arrivato per prendere in mano una struttura rimessa a nuovo.
Leonardi del resto ha sempre vissuto di rifugi e nei rifugi: i suoi genitori gestivano il Dosso Larici in Paganella, dove è nato ed è cresciuto.
«Sono stati anni bellissimi, anche se con il passare del tempo le difficoltà sono andate aumentando. In particolare l'anno scorso: abbiamo dato fondo alle nostre risorse per andare avanti, ma con la pandemia è stato complicato riuscirci».
Roberto non è uomo da lasciarsi abbattere, tuttavia è quest'anno si è già rimesso al lavoro, per l'ultima primavera al Potzmauer: «Ho provato ad aprire anche nello scorso fine settimana, dato che offrendo la mezza pensione ne avevo la possibilità anche con le restrizioni in vigore. Le prenotazioni erano arrivate, poi il meteo ha mandato tutto all'aria. Andiamo avanti, fino a ottobre. Poi tirerò il fiato».
Per candidarsi alla successione di Leonardi nella gestione del Potzmauer, c'è tempo fino a sabato 15 maggio, quando scadrà il temine per presentare le offerte. La struttura dispone di 14 posti letto (oltre ai due negli spazi adibiti a bivacco), una sala ristorante da 40 coperti e una terrazza esterna capace di accogliere altre 80 persone. È autonomo per quel che riguarda i fabbisogni idrici ed elettrici. Il canone annuo a base d'asta è stato definito in 10.800 euro più iva. Per favorire l'inserimento della nuova gestione, il canone sarà applicato nella misura ridotta del 20%, più iva, per i primi due anni e del 10% più iva per il terzo anno.