BASELGA DI PINE’. Un progetto rivisto e modificato per unire tradizione e modernità, conciliare linee e tratti distintivi dei tipici rifugi alpini con le nuove norme di sicurezza e piena funzionalità, rispettando storia e valori alpini e le esigenze di tutti i fruitori della montagna (scuole e famiglie comprese).

Tante le aspettative e le potenzialità racchiuse nel nuovo progetto esecutivo e definitivo del rifugio "Giovanni Tonini", posto a 1950 metri in Alta Val di Sprugio sul versante sud-orientale della Catena del Lagorai, da alcuni giorni in visione all'ufficio tecnico di Baselga anche per la presentazione di eventuali osservazioni.

Il rifugio costruito e inaugurato nel 1972, dedicandolo alla memoria dell'ingegnere, pittore e alpinista milanese Giovanni Tonini, il 28 dicembre 2016 veniva completamente distrutto da un violento incendio alimentato dal forte vento in quota. Inizia ora la "seconda vita" del Rifugio Tonini che dopo il risarcimento assicurativo (circa 720 mila euro), vedeva nel 2018 l'avvio dell'iter di progettazione affidando l'incarico al 42enne architetto Riccardo Giacomelli di Caldonazzo (già progettista del bivacco Madonnina in Vigolana e del rifugio Brentei).

Se a fine gennaio 2019 la Sat Centrale presentava in una serata pubblica a Baselga il progetto preliminare dell'opera (il rendering aveva sollevato molte perplessità e critiche), a giugno 2020 il progetto otteneva il via libera dalla Commissione provinciale di coordinamento (una sorta di conferenza dei servizi), mentre da alcuni giorni planimetrie e schede tecniche sono in visione nell'ufficio tecnico comunale di Baselga, prima che il consiglio comunale pinetano dia il via libera al "permesso di costruire in deroga" (l'attuale Prg comunale non prevede norme e cartiglio per i rifugi alpini) riconoscendone valore e interesse pubblico.

«Il progetto definitivo ricalca le caratteristiche del preliminare anche se in parte è stata rivista la configurazione della facciata, riducendo altezza (ora a 6 metri) e volumetrie, definendo meglio locali al piano terra e camerate del secondo piano - spiega il progettista Riccardo Giacomelli assistente universitario e vicepresidente della Commissione rifugi del Cai - il nuovo rifugio sorgerà sul sedime del precedente (verrà conservato un tratto della muratura e le fondamenta) e si utilizzeranno materiali locali come il larice ed il porfido, mentre il tetto sarà in alluminio».

Già definiti gli spazi interni. «Al primo piano è prevista la cucina e la sala da pranzo (62 posti), riservando il secondo piano alle camere (24 posti letto), sala riunioni, con servizi e camere per gestori e personale - conferma Giacomelli - tutti gli impianti sono ora a norma, l'opera richiederà circa 2 stagioni di lavori ed i costi totali supereranno il milione di euro".

Quali i tempi per giungere al nuovo "Rifugio Tonini". «L'iter progettuale ed autorizzativo potrebbe concludersi entro l'estate, procedendo quindi alla gara d'appalto - precisa l'architetto - prima di avviare il cantiere in quota (1950 metri slm) servirà approntare una teleferica tra i masi alti di Brusago e la piana del rifugio per trasportare il materiale edile necessario ai lavori. Serviranno circa due anni e mezzo (estate 2024) per poter riutilizzare a pieno il rifugio». «L'avvio dei lavori del nuovo rifugio Tonini può essere un segno di ripartenza per l'intero turismo pinetano dopo il lockdown per la pandemia - spiega Matteo Giovannini presidente della Sat Piné e già consigliere comunale - ci auguriamo che dal comune di Baselga e dalla provincia giungano presto gli ultimi atti autorizzativi, e che già nel corso di quest'estate si possano svolgere i primi rilievi e interventi preliminari».

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