Rifugio Caldenave, passaggio delle chiavi, inizia la gestione di Guido Trevisan
La malga, nel Lagorai sotto i confini comunali di Scurelle, viene affidata al rifugista che ha perso il “suo” Pian dei Fiacconi distrutto da una enorme valanga
SCURELLE. Dopo l’annuncio, adesso si parte: ieri al Rifugio Caldenave, nel Lagorai, il passaggio di consegna ufficiale delle chiavi della malga. Guido Trevisan – nuovo gestore – lo ha annunciato con questa fotografia e poche righe: «con la benedizione di Elio ed Enrica che dopo 17 anni ci affidano le chiavi di questo angolo di Paradiso. Grazie anche alla supervisione di Fulvio per il comune di Scurelle».
Malga Caldenave è adagiata in una conca verde di pascoli, ci sono 22 posti letto distribuiti in cinque stanze con servizi comuni, ed il ristorante dove accogliere famiglie, bambini, ma anche i tanti alpinisti. E da tutti, un caloroso benvenuto a Guido.
Trevisan prende in mano la gestione, dopo che una enorme valanga ha spazzato via il "suo" rifugio della Marmolada, al Pian dei Fiacconi. Con il cuore a pezzi Guido Trevisan aveva commentato amaro: "Ci vorranno almeno 4 anni per ricostruirlo". Ma intanto non si sta con le mani in mano e arriva insieme alla famiglia al rifugio sulla «Via del Granito», di proprietà del Comune di Scurelle.
Trevisan è molto più di un rifugista: ingegnere ambientale, da quasi vent’anni era un protagonista della Marmolada. La sua formazione professionale e la lunga frequentazione con il ghiacciaio, gli avevano fatto criticare fortemente l'ipotesi di nuovi impianti di risalita. Fautore di una montagna "vera", era l'idolo di tanti skialper e alpinisti.
Poi quel tragico giorno, il 14 dicembre 2020, con quella slavina gigantesca che ha distrutto la struttura a 2626 metri sul versante nord della Marmolada.
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