Campel, la proposta di Fratelli d’Italia: datelo agli Alpini e si facciano i lavori
Chiuso dal 2012 perché andava adeguato alle norme, oggi è abbandonato e preda dei vandali. La proposta di Cia e Urbani: l’Asuc rinunci all’uso civico per sbloccare la situazione
TRENTO. Il rifugio Campel, costruito nei primi anni '70 su un terreno ad uso civico, è di proprietà della Comunità di Villamontagna, mentre precedentemente era di proprietà del Comune di Trento ed affidato in gestione al Gruppo Alpini di Villamontagna. Fin dalla sua apertura, al piano terra, era situato un ristorante aperto al pubblico che richiamava persone provenienti da tutto il Trentino, ma anche da fuori provincia, per godere di una cucina semplice, tipica e genuina con la gestione della famiglia Dorigatti. E negli ultimi anni di apertura era stato declassato dalla qualifica di rifugio alpino.
Dal 2012 - a causa della necessità di adeguare i locali alla normativa igienico-sanitaria e della forte necessità di una ristrutturazione della struttura - il rifugio Campel è chiuso.
«Nonostante nelle ultime legislature il tema della ristrutturazione del rifugio sia stato trattato a più riprese sia in Consiglio comunale che provinciale», ricordano Claudio Cia, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia in Consiglio Provinciale, e Giuseppe Urbani, capogruppo di Fratelli d'Italia - An in Consiglio comunale, «la comunità del sobborgo di Trento sta ancora aspettando un intervento. Il ritardo è dovuto da un lato all'impossibilità per il Comune di finanziare direttamente l'Asuc affinché svolga i lavori necessari, dall'altro all'impraticabilità per la Provincia di sostenere direttamente il costo per l'intervento di ristrutturazione perché il Campel non è classificato come "rifugio alpino"».
La soluzione, suggeriscono Cia e Urbani, potrebbe venire «da una possibilità non considerata fino a questo momento. Qualora l'Asuc di Villamontagna - come già avvenuto per l'operazione effettuata dal Comune con l'Asuc di Sopramonte per il Ristorante Sant'Anna - si rendesse disponibile a sgravare temporaneamente il bene dall'uso civico, il Comune (con una partecipazione anche da parte della Provincia) potrebbe eseguire i lavori necessari a riaprire il Campel e affidarne la gestione al Gruppo Alpini di Villamontagna per un tempo determinato (evitando in questo modo di dover ricorrere a bandi di affidamento a esterni che finirebbero per spogliare la comunità di una sua espressione nella gestione del suo bene civico), chiedendo un impegno per la manutenzione ordinaria e il presidio della zona che - anche in tempi recenti - è assurta agli onori della cronaca per episodi di vandalismo. Crediamo che questo atto possa rappresentare un opportuno riconoscimento per l'attività svolta dagli Alpini che - oltre ad aver costruito il Rifugio Campel - hanno sempre donato alla Comunità il ricavato dell'affitto, permettendo tra le altre cose la ristrutturazione della casa parrocchiale e della scuola materna».
L'auspicio di Cia e Urbani è che «il Comune di Trento e l'Asuc possano valutare questa possibilità, che permetterebbe la restituzione alla comunità di Villamontagna, nonché ai numerosi turisti ed escursionisti che frequentano il Monte Calisio, di un luogo di aggregazione, di svago e di ristoro».