Presi i ladri di nidi: due bresciani in trasferta in Val di Sole
La forestale li sorprende in azione, poi la perquisizione a casa fa rinvenire armi non denunciate, munizioni, tagliole, archetti e richiami
TRENTO. È di due denunce per i reati di asportazione di un nido, uccellagione, maltrattamento e uccisione di animali il bilancio di un’operazione antibracconaggio condotta nei boschi della Val di Sole dal personale del Corpo forestale. I forestali sono entrati in azione questo weekend, dopo una fase di osservazione e pedinamento nell’ambito dei controlli programmati, che in questo periodo – tra i più a rischio – sono mirati proprio al contrasto dei furti in natura di nidiacei.
Gli uomini della Stazione forestale di Ossana hanno colto in flagranza di reato una persona residente a Ponte di Legno (Brescia) che, con l'aiuto di un complice appostato nelle vicinanze, era intento a raccogliere un nido di cesena (appartenente alla famiglia dei tordi) che poco prima aveva fatto cadere da un larice. La cesena è una tra le specie di uccelli che in questo periodo sono vittime di prelievi illegali finalizzati al loro uso come richiamo vivo per la caccia.
Immediatamente è stata perquisita l'auto dei trasgressori, sequestrando il nido con un pulcino di cesena e una canna telescopica adoperata per il prelievo ed un binocolo.
La successiva perquisizione in flagranza delle proprietà del trasgressore, svolte congiuntamente ai carabinieri forestali di Ponte di Legno, hanno portato al sequestro penale di munizioni e armi modificate e non denunciate, nonché al sequestro amministrativo di tagliole, retine, archetti e un richiamo per la cattura di uccelli detenuti illecitamente.
I due trasgressori sono stati denunciati alla Procura di Trento ed il responsabile della raccolta del nido è stato denunciato anche presso la Procura di Brescia per quanto riguarda le violazioni in materia di armi.