Ferrata Che Guevara, brutte notizie: rischio di chiusura per tutta l’estate
Dopo i crolli e lo stop invernale, saranno necessari nuovi lavori: lo hanno stabilito le guide alpine incaricate dal Comune di una ricognizione
PIETRAMURATA. Brute notizie per gli appassionati delle ferrate. Vengono dai primi sopralluoghi e verifiche tecniche a Pietramurata in vista della riapertura della via ferrata «Che Guevara» che dalla località Collongo porta al rifugio «Don Zio Pisoni», salendo il crinale del monte Daino nel gruppo del Casale (circa 1.200 metri di dislivello e più di 4 ore di salita).
Sono stati gli esperti del Collegio guide alpine del Trentino a verificare le condizioni di sicurezza del percorso e sentiero attrezzato, dopo che nell'ultimo inverno si erano registrati dei distacchi di roccia nella parte sommitale, con la rottura in più punti del cordino e la rimozione di alcuni ancoraggi, rendendo il tracciato pericoloso ed instabile.
Ad aprile con un'ordinanza del sindaco Claudio Mimiola la ferrata «Che Guevara», già interdetta al passaggio di climber ed escursionisti nei mesi invernali, era stata chiusa sino al completamento delle varie operazioni di disgaggio e messa in sicurezza della parete e del cordino d'ancoraggio.
«Solo alla luce di questo primo sopralluogo e perizia sarà possibile capire gli interventi necessari alla riapertura - commenta Mimiola - ci siamo affidati all'esperienza del Collegio guide alpine che ben conoscono il percorso e che già hanno eseguito in passato dei lavori lungo la via.
Servirà tuttavia un ulteriore incarico prima di poter avviare i lavori di messa in sicurezza necessari per riaprire la Che Guevara».
Se da alcuni anni gli appassionati di trekking e alpinismo devono rinunciare all'utilizzo del «Rifugio Don Zio Pisoni», chiuso e inagibile in attesa di importanti lavori di messa a norme di cucina e sevizi, ora anche la nota via ferrata, che termina in prossimità del rifugio, rischia di rimanere chiusa e interdetta ai climber per i prossimi mesi estivi.